La struttura
Presidente: SIMONETTA VENTURI – 346 3061310 Vicepresidente: CARLO BOZZI – 3405903278 Tesoreria: Segreteria:link: www.acatcastelscaligero.it/
e-mail: acat.castelscaligero@gmail.com
LA NOSTRA SEDE E’ APERTA AL PUBBLICO TUTTI I SABATO DALLE ORE 10 ALLE 12 PER OFFRIRE INFORMAZIONI ALLE PERSONE CHE DESIDERANO SAPERE COME I CLUB OPERANO.
La storia
Il primo club degli alcolisti in trattamento aperto a Villafranca e’ stato inaugurato nel lontano 1991 quando un gruppo di famiglie assieme al servitore-insegnante Iannetta Mario decisero di staccarsi da Verona. Con il crescente numero di persone che si avvicinarono si apri’ in seguito a Dossobuono, poi ancora Villafranca, Sommacampagna, Vigasio, Lugagnano di Sona, Valeggio sul Mincio e Povegliano. Constatato l’aumento del numero di club sul territorio fu deciso di costituire l’ACAT CASTEL SCALIGERO il 18 maggio 1995.Attualmente i club sono 7 con sedi sia in strutture parrocchiali che comunali.
Attività
L’ACAT CASTEL SCALIGERO usa un metodo di lavoro riconosciuto dalla nostra Ulss 22 di Bussolengo,cosi’ da avere collaborazione con i servizi socio-sanitari e promuove attivita’ ecologiche-sociali quali: corsi di sensibilizzazione, interclub, scuole alcologiche per la prevenzione ed il superamento di problemi alcool-correlati.
L’A.c.a.t. svolge attività prevalentemente di assistenza alle famiglie con problemi di alcol-droga-fumo dipendenza, oltre a informare e promuovere attraverso serate informative con la testimonianza delle famiglie, uno stile di vita libero da sostanze.
Al fine di favorire lo sviluppo e la conoscenza dei programmi alcologici territoriali al servizio delle famiglie, l’ACAT organizza: interclub annuali con premiazioni degli associati, collabora per l’attivazione di nuovi clubs, promuove la formazione di nuovi servitori, collaborando attivamente alla Settimana di Sensibilizzazione, in collaborazione con le Acat del nostro territorio di competenza, Organizza con le Acat della provincia di Verona i corsi di aggiornamento Servitori-Insegnanti Promuove la partecipazione delle famiglie e dei Servitori-Insegnanti alle iniziative organizzazione dall’ARCAT VENETO, e l’AICAT NAZIONALE (congresso nazionale di Assisi, seminari, convegni tematici ecc.)
Sostiene i clubs nell’organizzazione di corsi informativi di 1°, 2°, 3° livello e di iniziative nella comunità locale, collabora con comuni, biblioteche, associazioni varie di volontariato, scuole, parrocchie ecc. per iniziative di promozione alla salute, portando naturalmente le famiglie come risorsa per le testimonianze.
Promuove un interclub annuale insieme alle altre ACAT operanti nel territorio dell’U.L.S.S. 22 ed uno provinciale.
Collabora a dei progetti regionali con l’ULSS 22 nell’ambito delle campagne informative rivolte alla popolazione e con il Dipartimento delle Dipendenze, i Sert ecc.
L’ A.CA.T. Villafranca “Castel Scaligero” opera in rapporto di rete con le altre A.C.A.T. del territorio, con le Associazioni di Volontariato e con le Agenzie che sul territorio si occupano di salute, di miglioramento della qualità della vita e di convivenza sociale.
In questa ottica cercheremo di mantenere e sviluppare i rapporti di collaborazione con i Dipartimenti delle Dipendenze delle Aziende ULSS 20 – 21 – 22 di Verona e con il Servizio di Alcologia dell’Ospedale di Negrar (VR).
L’A.C.A.T – VILLAFRANCA “CASTELSCALIGERO” promuove, sul territorio, il messaggio di promozione alla salute e di prevenzione dell’ uso delle bevande alcoliche tramite scuole di terzo modulo “L”elefante non è una rosa”.
Negli anni scorsi questo messaggio è stato presentato in 8 scuole e si è svolto in due giornate l’una e indirizzate a ragazzi di terza media e di terza superiore.
Le scuole vengono pensate, condivise e preparate durante gli incontri mensili da alcuni servitori insegnanti che fanno parte del “gruppo scuole”.
Naturalmente, seguendo il metodo hudoliniano, si indicono annualmente scuole di 1° e 2° modulo indirizzate a persone frequentanti i club.
Lo scopo della nostra Associazione è di aiutare le famiglie che vivono i disagi causati dall’alcol e cercare attraverso un percorso, di risolvere insieme il problema, offrendo l’adeguato sostegno attraverso Servitori Insegnanti preparati e responsabili, l’organizzazione di Scuole Territoriali e soprattutto il rapporto che viene a crearsi tra i vari soci all’interno di ogni Club.
Il Club non è un gruppo chiuso a se stante o segreto, ma al servizio della comunità locale e delle famiglie aventi difficoltà. Siamo numerosi e divisi in vari gruppi operanti su tutto il territorio dell’ULSS 22.
Promuoviamo percorsi di salute sempre più orientati alla prevenzione del rischio e all’adozione di uno stile di vita sano.
Il nostro impegno e i nostri sforzi mirano inoltre a cercare di prevenire il problema, attraverso la giusta informazione rivolta soprattutto ai giovani, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione a nostra disposizione e cercando di essere presenti il più possibile si tutto il territorio, organizzando due INTERCLUB ogni anno, aperti a tutta la comunità.
La presenza dell’alcol nella società costituisce un problema culturale, educativo e relazionale per tutti.
La nostra Associazione si prefigge di abbattere i muri di questa resistenza, promuovendo una corretta informazione in modo che ognuno possa fare una scelta responsabile, ed evitare ripercussioni di tipo sociale dovute all’alcol:
– ritiro patenti
– separazioni famigliari
– maltrattamento di minori
– alcol e gioco d’azzardo
(Vedi numerosi articoli pubblicati relativi all’argomento)
– abuso di alcol in persone anziane e sole
– disagi personali
– perdita del posto di lavoro
Biografia del Dott. Vladimir Hudolin
Vladimir Hudolin è nato a Ogulin in Croazia (2 maggio 1922 – 26 dicembre 1996). Psichiatra di fama mondiale, per circa trenta anni Direttore della Clinica di Psichiatria, Neurologia, Alcologia ed altre Dipendenze presso l’Università di Zagabria, per lungo tempo consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che dedicò gran parte della sua attività allo studio dei problemi legati all’uso d’alcol e d’altre droghe fin dall’inizio degli anni ‘50.
Il metodo Hudolin
Partendo dall’esperienza della cura psichiatrica tradizionale dell’alcolismo e degli altri problemi alcolcorrelati, il Dottor Vladimir Hudolin introdusse sin dagli anni ’50 i principi della terapia familiare sistemica e, successivamente, la filosofia e le metodologie della comunità terapeutica così come elaborata in Gran Bretagna dallo psichiatra Maxwell Jones.
In questo modo, Hudolin favorì progressivamente un processo di deistituzionalizzazione della cura dei problemi alcolcorrelati arrivando, l’1 aprile del 1964, ad istituire dei gruppi terapeutici per gli alcolisti e le loro famiglie collocati non all’interno dell’ospedale psichiatrico ma nel territorio di provenienza dei pazienti stessi.
Tali gruppi, denominati Club degli Alcolisti in Trattamento, hanno avuto da subito l’obiettivo di favorire un coinvolgimento delle comunità locali nei processi di prevenzione e trattamento dei problemi alcolcorrelati.
Vola LIBERO
Con il Club un nuovo stile di VITA
Litighi spesso con chi ti sta accanto? Dimentichi con facilità le cose? Rischi di perdere il lavoro? Rischi la sospensione della patente? Non riesci a dire no a un bicchiere? L’alcol potrebbe essere la cauda dei tuoi problemi.
Che cos’è il club?
Il Club Alcologico Territoriale è un’associazione privata formata da un insieme di famiglie e da un servitore-insegnante che vogliono affrontare e risolvere i problemi alcolcorrelati e complessi.
Le famiglie si riuniscono una volta alla settimana per un’ora e mezza, generalmente alla sera, ed insieme cercano di affrontare le sofferenze provocate dall’uso di bevande alcoliche e altre droghe arrivando alla sobrietà e riacquistando uno stile di vita nuovo.
Oltre alle famiglie partecipa al Club il servitore-insegnante, il quale è un membro di Club con un suo ruolo e responsabilità specifiche. Facilita e stimola, se occorre, la comunicazione ed il processo di cambiamento.
Le riunioni settimanali si svolgono in un clima di amicizia, di forte solidarietà, di compartecipazione.
Alle riunioni partecipa tutto il nucleo familiare, perchè tutti i membri della famiglia hanno bisogno del sostegno e del calore degli altri amici del Club, per raggiungere e consolidare una propria crescita e maturazione.
Con il Club si può.
La percentuale delle persone che arrivano al Club e smettono di bere cambiando il loro comportamento, sia personale sia della famiglia, è del 68-70% (dati fornitidal Servizio Alcologia).
Questi risultati indicano che il nostro “lavoro” sul territorio è la risposta a tante famiglie in difficoltà.
E’ difficile confrontarsi con il proprio bere, anche a bassi consumi, si pensa che il problema sia di altri.
Alcuni dati possono riassunere quanto realizzato in questi 20 anni di attività: in Italia esistono oggi oltre 2.300 CAT presenti in tutte le regioni e maggiormente sviluppati in quelle del nord-est, dove il movimento è cominciato.