Teatro Filarmonico di Verona
(vedi scheda accessibilità)
29 gennaio – 26 marzo 2018
Il riflesso del tempo – Il Novecento
LUNEDÌ 29 GENNAIO – ORE 21
ALESSANDRO BARICCO, LE INVENZIONI BARBARICHE
“Dovette succedere così negli anni benedetti in cui, per esempio, nacque l’Illuminismo, o nei giorni in cui il mondo tutto si scoprì, d’improvviso, romantico. Non erano spostamenti di truppe, e nemmeno i figli che uccidevano i padri. Erano dei mutanti, che sostituivano un paesaggio a un altro e lì fondavano il loro habitat”.
Indagine sull’anima e le forme di una migrazione intellettuale annunciata, a dieci anni dal surfing multitasking, su sovversive orme digitali, lungo le rotte intraprese sulla superficie di mappe capovolte.
“Non c’è confine, non c’è civiltà da una parte e barbari dall’altra: c’è solo l’orlo della mutazione che avanza, e corre dentro di noi”.
LUNEDÌ 26 FEBBRAIO – ORE 21
MARIO BRUNELLO: CHAPLIN, IMMAGINI MUSICALI E SONORITÀ VISIVE
(concerto con racconto)
Il poeta visionario tesse canti preziosi di figure e armonie su nitrato d’argento.
Quando il cinema era muto, la musica era il dialogo tra immagini e trama.
Sinestesia d’autore.
Mario Brunello – violoncello
Massimo Somenzi – pianoforte
Sequenze filmiche:
Francesco Lopergolo
Narratore:
GIANNI CANOVA
SABATO 10 MARZO, ore 21
PHILIPPE DAVERIO, ORNAMENTO E DELITTO
Dai riflessi emanati dal Palazzo della Secessione Viennese, bagliori dirottati sulla funzionalità e l’utilitarismo.
Culti modernisti e artigianato Bauhaus sferragliano dalle Officine Fagus. A scuola, in anticipo, con Gropius, Mies van der Rohe, Klee, Kandinsky.
“Dai cuscini per il sofà alla costruzione della città”.
Pilastri, tetti-giardino e finestre a nastro “Le Corbusier” tracciano linee libertarie di un’estetica razionalista.
Dall’”Uomo senza qualità” alla “città vivente”, una visione demiurgica dell’ambito terrestre.
Il pianeta è un cantiere dove si ridisegna l’assetto della vita.
“La forma è davvero uno scopo”.
LUNEDÌ 26 MARZO – ORE 21
ALDO GRASSO, LO SPECCHIO DEI SOGNI
Egemonia sottoculturale o cultura egemonica in Tv.
Miti e riti forbiti e ritriti.
La fabbrica dei sogni riflessa nei suoi prodotti.
Lo specchio catodico esprime la finzione della realtà.
Tutto ciò che è attuale si consuma e ciò che si consuma è attualità.
La sfilata dei nuovi modelli accende la scatola nera.
IDEM www.idem-on.net.
Sul sito della rassegna non ci sono informazioni per i biglietti per spettatori con disabilità + accompagnatori