Teatro Ristori di Verona
Domenica 22 ottobre 2017, ore 17.00
Entrata libera
L’appuntamento, promosso e realizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia in collaborazione con il Collegio Ingegneri di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona è stato presentato ieri nella Sala Arazzi del Comune di Verona.
Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Ilaria Segala, ingegnere e Assessore all’Urbanistica, Edilizia privata e Programmazione eliminazione barriere architettoniche e del Comune di Verona che ha patrocinato l’iniziativa; Alessia Canteri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia; Luca Scappini, Consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI); Massimiliano Valdinoci, direttore dell’Accademia Belle Arti di Verona.
IL FORMAT – Caserta, Torino, Trento, Teramo, Cagliari, Verona, Venezia, Brescia, Ancona, Perugia. Sono le città in cui Talks Slidingdoors, roadshow culturale/narrativo ideato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ha fatto tappa dall’anno della sua prima edizione nel 2014.
Il format, che ricorda appunto il concetto di sovrapposizione proprio delle porte scorrevoli (le slidingdoors), nasce all’interno del più ampio contest di idee nazionale “Scintille” che in questi anni ha premiato le migliori idee e i migliori progetti innovativi presenti in tutti i settori in cui viene valorizzato il sapere multidisciplinare e che concorrono al miglioramento della vita e dell’ambiente. L’obiettivo è quello di far dialogare ingegneria e società, nel raccontare le migliori esperienze dei territori declinate, di volta in volta, in temi e approcci diversi, per valorizzare il network degli ingegneri quale officina di un sapere che possa fare sintesi tra la “cultura tecnico-scientifica del come” e la “cultura umanistica del perché”.
L’evento TALKS SLIDINGDOORS è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti con prenotazione on line al sito www.ingegneriverona.it
IL TEMA di Slidingdoors 2017 – Dopo le suggestioni delle due precedenti edizioni veronesi – #confine (2015) e #generazioni (2016) – l’edizione 2017 darà la parola a cinque innovatori, narratori di eccezione, che nel loro ambito professionale e quotidiano hanno saputo produrre e diffondere una cultura dell’innovazione. Nel “mettere a segno” quell’intuito creativo che è l’ingegno: sintesi di cultura, scienza e conoscenza, impegno, coraggio e rivoluzionaria novità.
A stimolare gli interventi dei relatori una comune provocazione. In un momento in cui il termine innovazione pervade la nostra quotidianità, ci siamo chiesti e abbiamo chiesto: e se l’innovisione fosse anche un sapersi fermare e addirittura un “tornare indietro”? Porre una domanda di senso su se stessi, sulla realtà, su ciò che quotidianamente facciamo e produciamo? E su come lo stiamo facendo?
L’ARTISTA, ROBERTO CACCIAPAGLIA E IL POTERE DEL SUONO Ospite straordinario sarà il maestro Roberto Cacciapaglia. Compositore e pianista milanese, Cacciapaglia è un grande sperimentatore che lavora e “gioca” con il suono. Suo il brano “Tree of Life Suite”, composto per il night show dell’Albero della Vita a Milano EXPO 2015.
Alle spalle la collaborazione con lo studio di Fonologia della Rai e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa dove studia le applicazioni del computer in campo musicale, Cacciapaglia è protagonista della scena musicale internazionale più innovativa per la sua musica che integra tradizione classica e sperimentazione elettronica. Oggi prosegue nella sua ricerca sui poteri del suono e sulla “materia” fondamentale del silenzio, quale fonte e scaturigine della musica più pura, primordiale, intima e sacrale. Nella sua performance in chiusura di evento racconterà – con musica e parole – l’essenza di questo suo continuo percorso nella direzione di una musica senza confini che si esprime attraverso un contatto emozionale profondo.
I RELATORI DEL TALKS
A Verona anche gli interventi di Pier Paolo Bardoni, Founder e CEO di THINGS, la prima agenzia in Italia ad occuparsi di design e business innovation focalizzata sull’Internet delle Cose (#IoT). Ingegnere elettronico, specializzato in Intelligenza Artificiale e Robotica e grande esperto di innovazione e cultura digitale, Bardoni andrà a sottolineare cosa significhi oggi innovare un prodotto o un servizio facendo leva sulle potenzialità che offre l’Internet of Things (IoT – “Internet delle cose”): un mondo dove tutto è connesso e che apre a nuove opportunità di business che coinvolgono device, persone e ambienti. Il valore percepito dagli utenti di un prodotto IoT è più che mai legato all’utilità, semplicità e immediatezza dell’esperienza offerta.
A raccontare successi e fallimenti della sua attività di ricerca nel settore delle Biotecnologie salirà sul palco del Ristori Alessandro Sannino, ingegnere chimico, ordinario alla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento e visiting scientist al MIT di Boston. Un innovatore allo stato puro, Sannino ha all’attivo oltre 200 pubblicazioni, più di 30 brevetti e diverse Spin Off e Start up con cui ha raccolto investimenti per oltre 100 milioni di dollari. E’ chief project scientist della startup dell’healthcare Gelesis che ha trasformato l’idea di un idrogel superassorbente per pannolini in una capsula antiobesità. Un successo targato Puglia e Stati Uniti, la cui sperimentazione è già in fase III sull’uomo.
Creatività, didattica, giovani e territorio saranno invece le parole d’ordine dello speech di Antonella Andriani, dal 2009 docente nella Scuola di Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona dove coordina il Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate. Designer, Andriani progetta, scrive e insegna. Sviluppa programmi di design strategico finalizzati alla progettazione di soluzioni innovative, dal design di prodotto alla comunicazione visiva. E’ consigliere del Direttivo Nazionale ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale che conferisce il Premio Compasso d’Oro, e vice-presidente ADI Lombardia.
Un affondo infine nello sport, guardando alle cime. Quelle delle Dolomiti dove Nicola Tondini – alpinista veronese, guida alpina e ingegnere – ha concluso a maggio 2017 l’apertura della nuova via “Non aver paura di sognare”, la direttissima alla Cima Scotoni, una delle più lunghe e difficili. Ma sono più di trenta le vie aperte tra le Prealpi Veronesi e le Dolomiti. E’ cofondatore e direttore a Verona di King Rock, tra le più grandi palestre di arrampicata indoor in Europa. E’ istruttore Nazionale delle Guide Alpine e dirige la scuola di Guide Alpine XMountain. “L’alpinista è un cercatore d’infinito. E’ uno che vuole andare oltre, sempre oltre” è il suo motto: lo ha messo in pratica – nel solco della tradizione più pura di alpinismo portata avanti da Messner – trasferendo il livello altissimo raggiunto con l’arrampicata sportiva anche sulle grandi pareti.
ALESSIA CANTERI, presidente Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia
«L’organizzazione e la promozione del Talk rappresenta per l’Ordine un impegno importante, ma siamo convinti della bontà del progetto, proprio nella direzione della filosofia che guida Open e che vede l’Ordine rispondere così alla propria identità di ente pubblico, al servizio della cittadinanza. Lungo questo anno abbiamo raccontato molte INNOVISIONI che hanno cambiato la storia del nostro territorio, urbano o tecnologico: lo Studio Oppi e Verona; Zenatello; Bernardi; a novembre un omaggio a Olivetti con Bruno Garziera. Nel Talks sentiremo storie che raccontano l’innovazione più attuale. In un mondo in cui la tecnologia offre sistemi e possibilità di condivisione sempre più potenti occorre sapersi aprire alle relazioni e individuare un linguaggio comune perché l’innovazione possa trovare terreno fertile nella collaborazione e nell’interoperabilità».
LUCA SCAPPINI, Consigliere – Consiglio Nazionale Ingegneri
«Creare cultura e comunicazione dell’ingegneria nella società resta un obiettivo che come CNI stiamo portando avanti su due fronti. In primo luogo nella formazione, giocando da trait d’union tra l’università e il mondo del lavoro. Quindi con occasioni di riflessione culturale come “Talks Slidigdoors”, cui i territori stanno rispondendo con grande partecipazione. L’Ordine di Verona si è sempre dimostrato un’officina propositiva di idee: da qui sono passati formidabili ospiti che, in seguito, hanno attivato una collaborazione culturale più ampia con il Consiglio Nazionale Ingegneri. Vogliamo continuare a scommettere sulle buone idee e sulla loro capacità di determinare sviluppo».
MASSIMILIANO VALDINOCI, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Verona
«La collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Verona con l’Ordine degli Ingegneri di Verona e la manifestazione OPEN è ormai giunta al terzo anno e siamo particolarmente onorati di potervi contribuire con uno speech della collega Antonella Andriani. La cultura dell’innovazione è fatta di creatività e contaminazione che sono non solo elementi fondanti il mondo in cui operano docenti e studenti dell’Accademia, ma anche un modo di operare che supporta il fare artistico, per migliorare le nostre vite».
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IL CONCERTO. Questo pomeriggio alle 17 al Teatro Ristori
Lo scienziato delle note e dei suoni «biologici»
Francesca Saglimbeni
Il pianista Roberto Cacciapaglia ottiene un distillato di sonorità sfruttando fisica, ingegneria e acustica
Alla ricerca di una musica senza confini. Come l’universo, con le sue infinite possibilità sonore. Oltre che compositore e pianista, Roberto Cacciapaglia è uno “scienziato della musica”, uno che non si ferma alle apparenze, a ciò che è ‘naturalmente’ accessibile all’orecchio umano, ma ne indaga il linguaggio più profondo per riportarlo alla luce, alla conoscenza di tutti. Rovistando nei “repertori” della fisica (di cui l’acustica è non a caso branca), ingegneria, nuove tecnologie, e nelle architetture armoniche della musica classica, fino a creare – in guisa di un alchimista – un distillato di sonorità. Atmosfere suggestive, di cui molti hanno senz’altro fatto esperienza ai piedi del celebre Albero della Vita di Expo 2015. Suoi, infatti, i notturni musicali proposti come colonna sonora dei celebri giochi d’acqua e luci che hanno incantato migliaia di visitatori. Di questo viaggio esplorativo, che ha già alle spalle 40 anni di produzione musicale, il maestro milanese ci porterà un saggio oggi al Teatro Ristori, al termine dell’evento “Talks Slidindoors” (inizio alle 17), ideato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri e organizzato dall’Ordine Ingegneri di Verona, che avrà per tema gli «Innovatori». Impegnato nella musica elettronica fin dai tempi della formazione accademica al Conservatorio di Milano (connubio portato a maturazione negli studi di Fonologia della Rai e del Cnr di Pisa), Cacciapaglia innovatore lo è a pieno titolo, pur nel rispetto della forma classica. «Le due anime musicali hanno in me sempre convissuto e non sono per niente conflittuali», precisa. Anzi, una arricchisce l’altra. «Posizionando un software in prossimità dello strumento, come farò nella performance veronese, con l’esecuzione del brano “The Future”, possiamo portare alla luce i cosiddetti armonici, quei suoni non udibili all’orecchio umano che Pitagora definiva essenza dell’universo. E che io chiamo suoni biologici, proprio perché lavorano sulla natura del suono». L’effetto, solo in apparenza elettronico, è quello di raggi sonori irradiati dal pianoforte. «La tecnologia permette di esplorare ciò che in natura esisteva già, le infinite potenzialità del suono» e lavorare nello spazio (quello di hard disk e pc), «non più sul tempo scandito dallo scorrere di un nastro». Ogni composizione dell’artista, stimato interprete della scena musicale internazionale più innovativa, ha origine dal silenzio. «Un mare calmo», spiega, «nel cui profondo si genera il suono con cui cerco di raggiungere quanti amano ascoltare in profondità. In una comunione sonora». Ingresso libero su prenotazione al sito www.ingegneriverona.it. [/accordion]
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