Già ai domiciliari: spaccia marijuana dalla casa garage.
IN BORGO VENEZIA. Operazione della polizia
Nell’abitazione aveva nascosto quasi un chilo e mezzo di droga.
Era già agli arresti domiciliari sempre con l’accusa di spaccio di droga. Ma, evidentemente, il «richiamo della foresta» è stato ancora forte e ha continuato a gestire un traffico di stupefacenti dalla sua abitazione. Una casa per modo di dire, rivelano gli investigatori, perchè la droga è stata trovata in un garage, trasformata in residenza in borgo Venezia. E Ali Ezedine, 55 anni, viveva in quel tugurio con moglie e figlio. E quasi un chilo e mezzo di droga. Il tutto, sarebbe emerso nelle indagini, con un regolare contratto di affitto forse di 300 euro al mese per il garage abitazione. Gli agenti della Mobile lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fine di spaccio. Ieri si è svolta l’udienza davanti al gip Isabella Cesari in carcere che prima ha convalidato l’arresto e poi ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per il cinquantacinquenne, difeso da Simone Bergamini così come chiesto dal pm Giovanni Pietro Pascucci. Al termine dell’interrogatorio, Ezedine è rientrato così nella cella che occupa da tre giorni con la prospettiva per niente allegra di trascorrerci diverso tempo alla luce anche dei suoi diversi precedenti penali sempre in tema di stupefacenti. Ora al vaglio degli inquirenti, ci sono gli indizi relativi all’acquisto di quel chilo e 400 grammi, rinvenuti nella casa-tugurio, occupata dalla famiglia di Ezedine. Si vuole risalire a chi ha fornito al migrante tutto quello stupefacente. Sul tavolo della polizia però, ci sono anche le condizioni nelle quali era costretta a vivere la famiglia di Ezedine. A insospettire gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Roberto Della Rocca, sarebbe stato il via vai di giovani da quella strada di borgo Venezia, segnalata da alcuni residenti. Sono stati sufficienti alcuni appostamenti degli agenti per arrivare a delineare quel giro di spaccio, gestito dal cinquantacinquenne. Due giorni fa, è scattato il blitz della polizia che ha scoperto l’ingente quantitativo di droga, trovata un po’ ovunque in quella casa tugurio. Le indagini continuano e non è escluso che emergano altri responsabili del traffico di droga, sviluppatosi in borgo Venezia.
(Articolo di G.CH. tratto dal sito del quotidiano “L’Arena di Verona” del 30 agosto 2013)