Palazzo della Gran Guardia
Giovedì 2 marzo 2017, dalle ore 16
Entrata libera
Cinema a Verona
Rassegna in cui verranno presentate al pubblico alcune recenti produzioni cinematografiche scaligere.
Nel pomeriggio verranno proiettati i documentari:
- Ore 16.00: 88 giorni nelle farm australiane di Matteo Maffesanti;
- Ore 17.00: Cos’hai per la testa di Sara Pigozzo ed Enrico Meneghelli;
La sera verranno presentati due film di genere:
- Ore 21.00: Il caso Anna Mancini di Diego Carli;
- Ore 22.30: Nightfire di Brando Benetton.
http://portale.comune.verona.it/media//_ComVR/Cdr/Cultura/Allegati/cinema_verona_pieghevole.pdf
Si terrà giovedì alle 16, nella sala convegni della Gran Guardia, l’incontro «Cinema a Verona: pomeriggio doc e serata di genere», una vetrina per le produzioni cinematografiche veronesi organizzata da Verona Film Festival in attesa della terza edizione della rassegna di cortometraggi veneti Corti a Palazzo (il 4 marzo alla Gran Guardia). Nel corso dell’evento saranno proiettati alcuni documentari a partire dalle 16 con «88 giorni nelle farm australiane» di Matteo Maffesanti, tratto da una ricerca di Michele Grigoletti e Silvia Pianelli: il documentario racconta il lavoro dei giovani italiani nelle fattorie australiane, necessari per ottenere il secondo visto vacanza-lavoro.Alle 17 sarà proiettato il documentario «Cos’hai per la testa’ di Sara Pigozzo ed Enrico Meneghelli, che in 30 minuti condensa la storia di Carlo Zinelli, artista veronese degli anni ’60 e massimo esponente dell’Art Brut italiana. Il film ne tratteggia la non facile vicenda umana, segnata dalla malattia mentale, raccogliendo le testimonianze di chi lo ha conosciuto e studiato, intrecciandole con le foto d’archivio, le opere e la voce dell’artista.Alla sera verranno invece presentati due film di genere: alle 21 «Il caso Anna Mancini» di Diego Carli, lungometraggio horror che, attraverso la tecnica del «found footage», racconta l’indagine di un giornalista e del suo operatore video circa la misteriosa scomparsa di una ragazzina e altri strani fatti accaduti. Una prospettiva sinistra del territorio dell’Est Veronese.Alle 22.30 «Nightfire» di Brando Benetton con Lorenzo Pisoni, Dylan Baker, Becky Ann Backer e Bradley Stryker. Il film è stato girato quasi esclusivamente di notte a Verona e nei set di Movieland Studios con molti effetti speciali realizzati dal vivo, nel miglior stile hollywoodiano.
Un documentario omaggio per i 100 anni dalla nascita dell’artista Carlo Zinelli
Dalla Gran Guardia a New York. È il lungo viaggio quello che farà la pittura «irregolare» del veronese Carlo Zinelli raccontata nel documentario «Che cos’hai per la testa» di Sara Pigozzo ed Enrico Meneghelli. Il film sarà proiettato giovedì 2 marzo, alle 17, nella sala convegni della Gran Guardia, nell’ambito della giornata Cinema a Verona, del VeronaFilm Festival (ingresso libero fino a esaurimento posti). Ma a marzo sarà in America al Folk art museum della Grande Mela in occasione dell’inaugurazione della mostra su Zinelli, esponente dell’Art Brut, aperta dal 14 marzo al 20 agosto. Il documentario è una coproduzione della fondazione Carlo Zinelli e di Artcam e ha l’obiettivo di promuovere nel mondo, in occasione del centenario della sua nascita, l’artista veronese (San Giovanni Lupatoto, 1916-Chievo, 1974). L’Art Brut, l’arte grezza, è un concetto formulato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche di non professionisti attivi negli ospedali psichiatrici e quindi esterni alle regole estetiche convenzionali e autodidatti. È un’arte spontanea, dunque, senza pretese culturali, coltivata da Zinelli nel suo atelier fuori dall’ordinario allestito, grazie allo scultore scozzese Michael Noble, negli anni Cinquanta, nel manicomio veronese di San Giacomo alla Tomba, dove era ricoverato: fu una delle prime esperienze italiane di arte terapia.Il documentario racconta la storia di Zinelli, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, come lo scultore Pino Castagna, morto nei giorni scorsi, e come lo psichiatra Vittorino Andreoli, il nipote Alessandro Zinelli, l’artista Dario Righetti che ha lavorato nell’atelier, Dario Cacciatori, Lorenza Loverato, che ha seguito il progetto del centenario, Luigi Trabucchi e i critici d’arte contemporanea Sergio Marinelli, già direttore del museo di Castel Vecchio, e Daniela Rosi. Alle testimonianze si intrecciano foto inedite dell’ospedale psichiatrico di John Phillips, opere di Zinelli e frammenti della sua voce registrata. «Di Zinelli», spiega Meneghelli di Artcam, «scriveranno Moravia e Buzzati. Entrato nella collezione dell’Art Brut di Dubuffet, è uno dei massimi esponenti al mondo di questa corrente. Il documentario è nato non solo per raccontare un’esperienza artistica unica ma anche per salvare la memoria di persone che sono tra gli ultimi testimoni diretti dell’atelier. E gli eventi recenti ci confermano la nostra premura: la proiezione del film sarà un’occasione per ricordare Pino Castagna». Artcam produce documentari etnografici e antropologici per voci di artisti «marginali», ovvero fuori dai circuiti dell’arte ufficiale. Dall’incontro con la fondazione Zinelli è nato, in due mesi e mezzo di lavoro, un documentario di 30 minuti, col patrocinio del Comune di San Giovanni: «È stato un lavoro gigantesco. Un’immersione totale nell’artista», conclude Meneghelli.