L’alcol che beviamo.
Dove va?
L’alcol, assorbito dallo stomaco e dalla prima parte dell’intestino, passa nel giro di pochi minuti nel sangue circolante e da qui si diffonde a tutti gli organi del corpo.
Cosa capita quando si beve?
Tutti gli effetti dell’alcol dipendono in quantità che entra nel sangue. Questa quantità (che possiamo facilmente misurare) si chiama alcolemia e si esprime in grammi di alcol per litro di sangue. In chi non ha bevuto, l’alcolemia è zero. Più si beve, più sale l’alcolemia. L’alcol è un potente tossicodi tutti gli organi. Il cervello è uno dei più vulnerabili ed è per questo il primo a funzionare male, senza che la persona se ne accorga, già ad una alcolemia bassa.
L’ubriacatura
E’ uso parlare di “ubriacatura” quando lo stato tossico (specialmente del sistema nervoso) diventa più evidente. In realtà non c’è un confine netto fra il “buon bere sano” e “l’ubriacatura”.
ALCOLEMIA gr./1000 | SEGNI DI INTOSSICAZIONE |
0,2 – 0,3 | Riflessi alterati disturbi dell’equilibrio, movimenti grossolani, verbosità, talora euforia, talaltra depressione, perdita dell’autocontrollo, spesso aggressività. Alla guida: alterata valutazione della velocità e delle distanze; frenate brusche. |
0,4 | Vista disturbata, percezione confusa di ciò che ci circonda. |
0,5 | Alla guida: visione laterale ridotta, i segnali vengono scorti in ritardo (al di sopra di questo valore è ora in Italia vietato guidare) |
0,6 – 0,9 | Peggiorano i segni, neurologici, deficit di critica e di giudizio. |
1 | Movimenti scoordinati, parola incomprensibile, andatura incerta, emotività esagerata, talora agitazione-psicomotoria; il rischio di incidente stradale è 5 volte maggiore di quando l’alcolemia è zero |
2 | Confusione mentale, vista doppia, riflessi gravemente alterali, progressiva ipoglicemia. |
3 | Stato stuporoso, disturbi della percezione, talora comportamenti violenti. |
4 | Coma, riflessi assenti. |
5 | Paralisi del respiro, acidosi metabolica, pericolo di morte. |
Ai gradi più bassi dell’ubriacatura dominano i segni neurologici, poi man mano che cresce l’alcolemia, diventano predominanti i segni di sofferenza di altri organi, finchè non è messa in pericolo la vita stessa.
Se la bevuta è di durata abbastanza breve e la quantità contenuta, l’ubriachezza passa e il comportamento può tornare normale dopo un periodo che sarà tanto più lungo quanto più si è bevuto, e non si rileveranno (per lo meno in apparenza) danni fisici; tuttavia in casi particolarmente sfortunati può capitare che anche solo dopo una prima ubriacatura si instautino lesioni gravi a diversi organi (ad esempio l’epatite alcolica).
E se bere diventa un’abitudine? L’intossicazione cronica
Continuando a bere aumentano i problemi.
Nel corpo:
diminuisce la resistenza a malattie infettive, aumenta la probabilità di tumori (in diversi organi) e di malattie del fegato, dell’apparato digerente, del cuore, del sistema nervoso (crisi epilettiche, neuropatie). Anche il feto può essere danneggiato dal bere della madre (Fetopatia alcolica).
Nella mente:
allucinazioni, idee deliranti (frequenti quelle di gelosia), psicosi, fino lalla demenza, perdita della memoria.
Nella famiglia:
colui che beve si isola sempre di più nel suo bere, si disinteressa dei famigliari, dimentica i suoi compiti, rinuncia al suo ruolo, diventa litigioso, spesso violento (può compiere violenze di ogni genere anche gravi). I famigliari involontariamente reagiscono in modi che non aiutano ad uscire dal problema: qualcuno si assume i compiti che spettavano al bevitore (che così viene sempre più emarginato), spesso – specie all’inizio – tutta la famiglia adotta manovre (inutili) per tenere il problema nascosto all’interno delle mura domestiche, quasi la regola sono poi i litigi e le recriminazioni (anch’essi totalmente inutili). Infine tutti i piccoli problemi, le piccole difficoltà relazionali che esistono normalmente nelle famiglie vengono ingigantiti e si trasformano a loro volta in drammi. In conclusione tutta la famiglia è imprigionata nelle maglie dell’alcolismo.
Nella società.
Comportamenti irresponsabili si verificano anche nell’ambiente di lavoro, nella guida, insomma in tutte le situazioni della vita di tutti i giorni con conseguenze facilmente immaginabili.