Scafato a ITCG Matteucci: alcol è causa tumori
(Articolo tratto dal sito http://www.diregiovani.it/comunica/scafato-itcg-matteucci-alcol-causa-tumori/ del 15 marzo 2016)
Roma – Bere per status symbol, per rimuovere i freni inibitori, per proiettarsi verso il ‘divertimento piu’ sfrenato’. Tutti elementi che fanno si’ che il consumo di alcol rappresenti uno dei pericoli piu’ grandi per le nuove generazioni. Di questo si e’ parlato oggi all’ITCG Matteucci di Roma, in occasione della campagna ‘Non perderti in un bicchiere!’, a cura del professor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol del CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) e promossa dal ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanita’ e da Diregiovani. Il direttore del CNESPS ha quindi messo in guardia gli studenti dell’istituto superiore del quartiere Talenti sui rischi che possono causare le dipendenze. Tra queste la piu’ pericolosa di tutte, secondo Scafato, e’ appunto quella dall’alcol. Non solo per gli incidenti mortali – migliaia ogni anno – o per i tantissimi casi di coma etilico a seguito di ‘sbronze colossali’, soprattutto tra i minori. Ma anche per le malattie gravi che puo’ causare, tra tutte, il cancro: su quasi 17 milioni di morti di cancro ogni anno, nel mondo, il “10% sono legati all’alcol”. Scafato ha quindi mostrato con dati concreti e testimonianze dirette o indirette, gli effetti che il consumo di bevande alcoliche puo’ causare negli individui. Tra questi, molte cosiddette ‘star’, alcune di loro uscite (chi piu’ chi meno) dal vortice della dipendenza – ad esempio le pop star Britney Spears, Lady Gaga o il protagonista di Harry Potter, Daniel Radcliffe – altre che ne sono invece rimaste fatalmente vittime. Tra tutti, Whitney Houston e Amy Winehouse.
Non solo alcol, ma anche vecchie e nuove dipendenze. Oltre alle droghe ‘ordinarie’, in primis cannabis e cocaina, anche smarthphone, sexting e giochi on line. Spesso piu’ fatali delle sostanze stupefacenti. Come intervenire? Secondo il medico, “con una massiccia campagna di comunicazione nelle scuole” ma soprattutto educando i genitori, spesso “i primi a sottovalutare il fenomeno e i pericoli a esso correlati”. Agli studenti e’ stata data anche una dimostrazione pratica delle alterazioni dovute al consumo di alcol, con degli occhiali specifici. I ragazzi, tra stupore e curiosita’, hanno seguito attentamente le spiegazioni del direttore del CNESPS: “E’ stata una giornata importante- ha detto Alessandro- abbiamo scoperto quanto possa essere nocivo l’alcol, anche rispetto alle droghe cosiddette ‘leggere’”. “La cosa che mi ha colpito maggiormente e’ che l’alcol puo’ essere causa di ben 14 tumori- ha spiegato ancora lo studente- e’ una cosa che non sapevo”.