Atti vandalici in centro, Acat: «Colpa dell’abuso di alcol tra i giovani. Ecco cosa fare»
(Articolo tratto dal sito http://www.ilgiunco.net/2016/02/03/atti-vandalici-in-centro-acat-colpa-dellabuso-di-alcol-tra-i-giovani-ecco-cosa-fare/ del 03 febbraio 2016)
GROSSETO – «I fatti gravissimi, che sabato scorso hanno trasformato il centro storico della nostra città in un saloon a cielo aperto, ci spingono ad intervenire come Associazione dei Club Alcologici Territoriali». Così l’Acat interviene non solo sugli atti vandalici messi a segno da alcuni ragazzi, ma anche sull’abuso di alcol tra i giovani che è spesso la causa o comunque una delle cause di tali comportamenti.
«È l’ennesimo episodio di un’escalation dei problemi correlati all’uso dell’alcol, che coinvolge i giovanissimi grossetani da molti anni un problema che si è accentuato negli ultimi mesi – si legge nella nota del club alcologico -. L’allarme aumenta se ricordiamo i numerosi episodi di coma etilico tra gli stessi giovani e la ripresa delle morti per overdose da droga degli ultimi mesi. Gli adulti hanno ridotto i consumi (abbiamo un basso tasso di forti bevitori rispetto ai tassi regionali), mentre tra i giovani sono aumentati i comportamenti a rischio (abbiamo il tasso di binge-drinking, 6 unità alcoliche in 2 ore di tempo, più alto della Toscana). Siamo di fronte ad un “spaccatura” generazionale: gli adulti sembrano aver lasciato i propri figli a se stessi, eppure sono le famiglie che educano al bere: i nostri minori iniziano a bere vino ai pasti in casa secondo la nostra cultura mediterranea, ormai indifendibile».
«La partita si gioca sulla prevenzione – continua -: è stato lanciato dalle istituzioni socio-sanitarie (Società della salute-Coeso e Comune), in collaborazione con le associazioni di volontariato come le nostre, un piano della durata di 5 anni che coinvolgerà tutte le scuole (insegnanti e genitori in primo luogo e non solo i ragazzi) di ogni ordine e grado con un osservatorio che monitorerà epidemiologicamente il processo che punta alla riduzione drastica dei consumi giovanili (il gold standard per i minorenni secondo l’OMS è zero)».
«Su breve periodo c’è una risorsa gratuita: la nostra. Per i genitori in difficoltà sono aperti 16 Club in ogni quartiere della città, che si basano su un approccio familiare e che hanno risultati positivi nell’80% dei casi (valutazione dell’Istituto Superiore di sanità). I servizi socio-sanitari sanno dove trovarci (siamo in ogni circoscrizione e in ogni parrocchia) e per un accesso diretto – conclude Acat – basta chiamare tutti i mercoledì dalle 15 alle 17 0564 451126 o mandare un fax allo stesso numero».