News: Il progetto Amphora per ridurre il consumo di bevande alcoliche in Europa
In occasione della prima settimana europea di prevenzione sui danni alcol-correlati incentrata sull’incremento della consapevolezza di policy makers e istituzioni (European Awareness Week on Alcohol Related Harm, Awarh), che si è svolta tra il 13 e il 17 maggio 2013, sono stati presentati i messaggi chiave elaborati dal progetto Amphora (Alcohol Public Health Research Alliance) per ridurre il consumo di bevande alcoliche in Europa. Tra le strategie da adottare è stata sottolineata l’importanza di un approccio integrato al problema che comprenda l’uso di messaggi di allerta nelle etichette delle bevande alcoliche (per accrescere la consapevolezza dei rischi connessi all’abuso di alcol), elimini la pubblicità (responsabile del rischio di assunzione di bevande alcoliche tra i giovanissimi) e riduca il gap sul trattamento delle persone con problemi di abuso (attualmente i dati oscillano tra il 4% e il 23% in base al Paese europeo analizzato).
Alcuni dati
La popolazione oltre i 15 anni consuma ogni giorno una media di 27 grammi di alcol (oltre il doppio del valore mondiale) e una persona su otto consuma oltre 60 grammi più volte a settimana. Sono inoltre circa 138 mila i casi di morte prematura registrati ogni anno nel nostro continente per cause alcol-correlate (popolazione di 15-64 anni) come cirrosi epatica (40%), incidenti (30%) e tumori (20%). Si tratta di misure che rispecchiano la gravità del fenomeno, problema che emerge chiaramente dalla lettura che i ricercatori e gli scienziati della rete europea Amphora prospettano in riferimento ai dati sul consumo medio nei Paesi europei. All’interno del progetto, cofinanziato dal Settimo programma quadro della ricerca della Commissione europea a cui ha partecipato per l’Iss l’Osservatorio nazionale Alcol (Ona) del Cnesps, con il coordinamento dall’Hospital Clínic di Barcellona e del Generalidad di Salute Pubblica della Catalunya, è stato redatto “The Amphora manifesto on alcohol”, un appello basato sulle evidenze scientifiche prodotte dai ricercatori e rivolto ai policy maker per l’attivazione di politiche incisive capaci di informare e tutelare maggiormente i consumatori e la popolazione, in generale. L’Ona ha predisposto la sintesi italiana disseminata in occasione dell’Alcohol prevention day 2013 e la traduzione del manifesto , pubblicata sulla rivista quadrimestrale Alcologia sotto il patrocinio della Società Italiana di Alcologia. Per approfondire il lavoro del Progetto, scarica l’e-book “Alcohol Policy in Europe: Evidence from Amphora” a cui l’Osservatorio nazionale alcol ha collaborato per il capitolo nove, il fact sheet “Consumi ad alto rischio e alcol dipendenza”, contenente i risultati degli studi e delle ricerche nazionali dell’Ona e la loro importanza per il rinnovamento degli approcci di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi alcolcorrelati. L’analisi dei risultati ottenuti dal progetto Amphora nei sei Paesi aderenti (Italia, Germania, Spagna, Svizzera, Austria e Regno Unito) indica esplicitamente la necessità di una modifica cultura e di formazione specifica medica ad oggi deficitaria in Italia e un rinnovamento dell’approccio al trattamento che deve consentire al paziente alcoldipendente di potersi giovare di una maggiore capacità di intercettazione, accoglienza ed inclusione in un piano di trattamento integrato organizzato sulla base di obiettivi graduali e realistici di breve e medio termine favorenti il raggiungimento dell’obiettivo ottimale di lungo termine rappresentato dall’astinenza totale dall’alcol.
(Tratto dalla Newsletter Cedostar di giugno 2013)