Il 16 aprile 2015
L’Alcohol Prevention Day 2015
(Articolo di Matteo Simone tratto dal sito http://www.statoquotidiano.it/19/03/2015/lalcohol-prevention-day-2015/314035/ del 19 marzo 2015)
“L’alcol è classificato come agente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione”.
“E’ un campione l’alcolista che attraversa il suo percorso dei 12 passi così come il tossicodipendente che esce dalla sua dipendenza, così come il padre di famiglia che riesce attraverso grandi sacrifici a provvedere ai bisogni dei suoi cari.” Sergio Mazzei – Direttore dell’Istituto Gestalt e Body Work di Cagliari (1)
L’alcol è una sostanza tossica per la quale non è possibile identificare livelli di consumo raccomandabili o sicuri, anche a causa delle differenze individuali in termini di vulnerabilità ai suoi effetti. A parità di dose assunta, i livelli di alcolemia possono a loro volta variare in funzione dei diversi fattori (tra cui l’età, il sesso, l’abitudine al bere, l’ingestione contemporanea di cibo o il tipo di bevanda) che influenzano la velocità con cui l’alcol viene assorbito e metabolizzato. L’alcol è causa di centinaia di malattie, numerosi tipi di cancro, incidenti e di una delle forme più temibili di dipendenza, costantemente in incremento e coinvolgente persone sempre più giovani, più donne e anziani ma impattante anche sulle persone in età lavorativa, nei contesti e nei luoghi di lavoro, con assenteismo e perdita di produttività e fenomeni che richiedono attività di prevenzione e indispensabile innalzamento dei livelli di salvaguardia dell’incolumità dei terzi nei luoghi di lavoro.
L’alcol è classificato come agente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione. La cirrosi alcolica, come tutte le epatopatie croniche, è una condizione predisponente per lo sviluppo di cancro del fegato. In entrambi i sessi l’uso di alcol aumenta inoltre, con una relazione lineare dose-effetto, il rischio di cancro del cavo orale e della faringe, dell’esofago, dello stomaco e del colonretto. Nelle donne un aumento significativo del rischio di cancro della mammella si riscontra anche per livelli di consumo moderato. C’è consenso sul fatto che soggetti con disturbi dell’umore (inclusa la depressione) siano più esposti al rischio di alcol-dipendenza così come le persone alcoldipendenti abbiano un rischio doppio o triplo di incorrere in disturbi depressivi.
L’alcol è responsabile di danni sociali, mentali ed emotivi, compresi la criminalità e le violenze in ambito familiare. In questo senso va sottolineato che il danno si estende dal diretto consumatore a coloro che lo circondano e tra questi i nascituri, i bambini, i membri adulti della famiglia nonché le vittime di criminalità, violenze e incidenti stradali dovuti alla guida sotto l’effetto dell’alcol.
Importanti sono anche le conseguenze dell’assunzione di alcol durante la gravidanza, che includono un aumento del rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita.
L’Osservatorio nazionale alcol elabora e realizza iniziative di formazione, informazione e comunicazione (pagine web, libretti, opuscoli, pieghevoli, poster, campagne di promozione della salute e contrasto all’alcol). Con queste specifiche finalità è attivo anche il Centro servizi documentazione alcol (Csda), nato nel 2006 nell’ambito della collaborazione tra il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità. Il Csda gestisce la parte informativa e documentale proponendo, a supporto delle iniziative di sensibilizzazione, un’interfaccia operativa diretta per la disseminazione dei materiali per la comunicazione che vengono sistematicamente aggiornati in occasione dell’annuale convegno Alcohol Prevention Day.
Momento centrale per la divulgazione delle attività svolte dall’Osservatorio nazionale alcol, l’Alcohol Prevention Day viene organizzato appositamente ogni anno ad aprile, mese della prevenzione alcologica, così da catalizzare il dibattito scientifico, sanitario e sociale, disseminare le buone pratiche, fornire nuovi strumenti e materiali di prevenzione, favorire e supportare una cultura della prevenzione da consolidare a livello sociale e istituzionale
L’Alcohol Prevention Day 2015, in data 16 APRILE 2015, è sostenuto e finanziato dal Ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la Società Italiana di Alcologia, l’Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento – AICAT ed Eurocare, a supporto costante di un’adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.
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L’Alcohol Prevention Day 2015, XIV EDIZIONE, presso Roma – Istituto Superiore di Sanità, Aula Pocchiari organizzato dall’ Osservatorio Nazionale Alcol – CNESPS Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute.
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Segreteria Tecnica: Tel. 0649904029-0649904191 – Fax 0649904193, e-mail sonia.martire@iss.it; lucilla.dipasquale@iss.it .
Non sono previsti crediti ECM, la partecipazione alla manifestazione è gratuita.
La domanda di partecipazione, disponibile alla pagina http://www.iss.it/form/?lang=1, deve essere debitamente compilata, stampata, firmata e inviata via fax, oppure scansionata ed inviata per e-mail alla Segreteria Tecnica entro il 14.04.2015. Al termine della manifestazione, sarà rilasciato un attestato di partecipazione a chi ne farà richiesta.
L’esercizio aerobico può aiutare a prevenire, e forse anche recuperare alcuni dei danni cerebrali associati al consumo di alcol. (2) Questo è ciò che è emerso da un nuovo studio della University of Colorado Boulder, pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research. (3) L’abuso cronico di alcol è legato a numerose conseguenze neurobiologiche deleterie, tra cui la perdita di materia grigia, danni alla materia bianca, e la compromissione delle funzioni cognitive e motorie.
In precedenti ricerche è stato dimostrato che l’esercizio aerobico come camminare, correre o andare in bicicletta, rallenta il declino cognitivo e diminuisce i cambiamenti neurali negativi derivanti dal normale invecchiamento e da diverse malattie. Gli autori sono partiti dall’ipotesi che l’esercizio aerobico protegga la materia bianca delle zone anteriori e dorsali del cervello dai danni legati al consumo di alcol. L’associazione tra il consumo pesante di alcol e i danni alla materia bianca in nel fascicolo superiore longitudinale (SLF), nella capsula esterna (CE), nella corona radiata superiore e anteriore, e nel fornice sarebbe maggiore nelle persone che non fanno regolarmente esercizio fisico.
Questi dati sono coerenti con l’idea che l’esercizio fisico possa proteggere l’integrità della materia bianca.
(1) Simone M., O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013.
(2) DRONET, Newsletter N. 04, Aprile 2013, p. 4.
(3) Karoly H.C., Stevens C.J., Thayer R.E., et al., Aerobic Exercise Moderates the Effect of Heavy Alcohol Consumption on White Matter Damage, Alcohol Clin Exp Res., 02.04.2013.
(A cura di Matteo SIMONE – Psicologo, Psicoterapeuta –
http://www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html)