Torneo di calcio balilla stoppato dalla Finanza: con i premi diventa gioco d’azzardo
(Articolo tratto dal sito http://www.veronasera.it/cronaca/verona-giardai-finanza-torneo-calcio-balilla-gioco-azzardo-4-febbraio-2015.html del 04 febbraio 2015)
Il torneo al “Crazy House” di Caldiero è stato bloccato dai Berretti Verdi: non si possono infatti usare i soldi dell’iscrizione per offrire premi in denaro o in natura. Amareggiato l’organizzatore Gabriele Baldo.
Vietato il torneo di calcio balilla, con i premi diventa gioco d’azzardo e quindi contro la legge „Gabriele Baldo, disoccupato trentanovenne, organizzatore del torneo di calcio balilla al “Crazy House” di Caldiero, rischia un’ammenda da 516 a 5 mila euro e l’arresto da 3 a 12 mesi perché accusato di praticare “gioco d’azzardo”: il suo errore è stato infatti quello di trasformare la quota d’iscrizione al torneo (5 euro gli uomini, 2 euro e mezzo le donne, gratis i ragazzini) in premi per i vincitori. Infatti i 170 euro delle iscrizioni dell’ultimo torneo del mercoledì sarebbero stati a disposizione dei vincitori, 80 euro alla coppia vincitrice, 50 alla seconda classificata, 30 alla terza, 10 alla quarta.
“Sono ancora sotto choc – racconta Baldo sulle pagine de L’Arena, poco dopo la visita degli otto finanzieri della Tenenza di Soave – mi hanno detto che non è possibile prevedere premi in denaro, ma non va bene nemmeno usare i soldi delle iscrizioni per comprare premi in natura, come i cesti che spesso abbiamo messo in palio. Ho provato a fare il torneo senza premi, ma è stato un buco nell’acqua”.
Qualche sera fa, al “Crazy House” oltre alle 19 coppie impegnate a smanettare sul calcetto c’erano anche altre otto persone, i finanzieri. Baldo capisce fin da subito che qualcosa non va: “Mi sono accorto perché stavano spesso al telefono – racconta – a fine torneo hanno tirato fuori i tesserini e sono rimasti fino alle 2.45 del mattino”.
Viene fatto il verbale a Baldo, così è riportato: “tornei per i quali sono previste scommesse con vincite di somme in denaro contante” si svolgevano “senza licenza per il gioco a scommessa del calcio balilla”, in violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989 su “Esercizio abusivo dell’attività di giuoco o di scommessa”.
Al bowling “Crazy House” i calcetti sono posizionati da qualche mese e Baldo, attualmente disoccupato, ha deciso di disporre del suo tempo libero per organizzare qualcosa che potesse coinvolgere persone in nome di un passatempo che adora. “Da sempre sono stato appassionato a questo gioco – spiega – spesso sono andato fuori Verona per giocare. Ho fatto la proposta al titolare del “Crazy House” e mi sono inventato questo torneo a cui partecipavano giocatori da tutta la provincia e da fuori. I soldi raccolti dall’iscrizione diventavano i premi per i vincitori, in denaro e altre volte in beni alimentari, ma in tasca non ho mai messo un euro e nulla è mai stato dato al titolare del locale. Girava tutto attorno agli appassionati del calcio balilla”.
E i calcetti ora che fine faranno? Nonostante al locale manchi l’autorizzazione (possiede solo quella per attività di sala giochi, slot comprese), la “scena del crimine” non è stata toccata “per motivi di ordine pubblico” come si legge nel verbale. I 170 euro invece sono stati invece sequestrati previa fotocopia fronte-retro di ogni singola banconota.
Baldo e il titolare del locale si sono sempre dimostrati disponibili nei confronti dei finanzieri. “Rispetto il lavoro dei militari, ci mancherebbe, ma sono amareggiato e deluso – commenta Baldo – questi tornei erano nati per permettere alla gente di incontrarsi, fare nuove conoscenze e socializzare condividendo una passione. Era un modo divertente per stare insieme senza isolarsi dietro il display di un computer o di uno smartphone, senza bruciare soldi su soldi in altri giochi. Tutto per passione, quella per un gioco che sta per diventare uno sport olimpico. Ci venivano amici, padri e figli, mariti e mogli, ragazze: adesso finisce tutto così. Mi domando come mai nessuno dei giocatori che nella vita fanno il carabiniere, il poliziotto e il finanziere e che spesso hanno partecipato al torneo mi abbiano mai detto nulla”.