#fattivedere, la campagna che mette faccia a faccia i giovani e il tumore
(Articolo tratto dal sito http://www.healthdesk.it/cronache/fattivedere_la_campagna_che_mette_faccia_a_faccia_i_giovani_e_il_tumore/1422622800 del 30 gennaio 2015)
In presenza di gravi sintomi, un adolescente su quattro non ne parla ritardando così la diagnosi. La Fondazione Veronesi lancia una campagna per spingerli ad affrontare il problema. Il ricavato andrà a finanziare protocolli di cura più idonei.
Una campagna web rivolta ai ragazzi per parlare di tumore. Si chiama #fattivedere ed è stata lanciata dalla Fondazione Veronesi per tutto il mese di febbraio, con l’apice il 15 febbraio, Giornata mondiale dei tumori infantili. Il messaggio è quello di tenere gli occhi aperti e di rivolgersi senza timori a un medico in caso di bisogno perchè la salute va tutelata conoscendo il problema e affrontandolo. Parlare di tumori, infatti, non è cosa semplice per nessuno, figurarsi per un teenager. Così succede che quasi uno su quattro (22%), in presenza di indizi gravi, aspetta di vedere come va, senza parlarne con un adulto e perdendo tempo prezioso.
È quanto emerge da un’indagine voluta dalla Fondazione e condotta da AstraRicerche, per sapere cosa pensano i ragazzi italiani del cancro e cosa sanno in tema di salute. I risultati sono stati significativi. I nostri adolescenti (15-19 anni) non sono degli sprovveduti, tutt’altro. Otto su 10 dicono di essere molto o abbastanza attivi per quanto riguarda la propria salute e di tenersi informati; più della metà dice di vedere il medico più volte l’anno e un altro terzo vi si reca almeno una volta. Solo 12 su cento ammettono di non fare mai visite di controllo. Sui fattori di rischio e di benessere hanno le idee chiare, citano (85%) alimentazione, sport, astensione da fumo e alcol, inquinamento e stress come elementi determinanti. Meno convinti (77%) su visite ed esami di controllo regolari.
L’80% del campione sa che il cancro può colpire anche bambini e adolescenti. La metà dei ragazzi, anzi, ritiene che siano malattie “molto diffuse”. Per fortuna così non è. Molti (54%) pensano che anche per gli adolescenti le cause del tumore siano legate a abitudini errate, come dieta scorretta, fumo e alcol, certamente determinanti per i tumori dell’adulto, ma meno per giovani e giovanissimi, data l’età di insorgenza. Al momento però di mettere in pratica strategie di prevenzione, i ragazzi si mostrano più smarriti. In particolare, in presenza di segni preoccupanti (un gonfiore, un nodulo o una macchia, dimagrimento o stanchezza inspiegati) quasi uno su quattro (22%) aspetta di vedere come va, senza parlarne con un adulto e perdendo tempo prezioso nel caso si tratti di una malattia seria.
Mille adolescenti italiani l’anno sono colpiti da tumore, soprattutto da leucemie, linfomi, tumori ossei e sarcomi, tumori cerebrali, a questi si sommano circa 2.500 bambini. Nonostante i progressi compiuti, il cancro resta la prima causa di morte in quella fascia d’età. Proprio i ragazzi pagano un prezzo più alto alla malattia, denunciano gli oncologi: il tumore li colpisce duramente e rispetto ai più piccoli le probabilità di guarigione sono inferiori. Le ragioni sono complesse e hanno a che fare con protocolli di cura non sempre adeguati (a volte i limiti di accesso per età ai reparti pediatrici impediscono ai medici di inserire il paziente nel piano di cure più adatto) e con una diagnosi spesso tardiva. Secondo un’analisi condotta nel 2013 dagli esperti dell’Istituto nazionale tumori di Milano, infatti, i ragazzi dai 15 ai 22 anni arrivano a una diagnosi in media 137 giorni dopo i primi sintomi, contro i 47 giorni dei bambini fino ai 14 anni.
Ecco perchè la Fondazione Veronesi ha lanciato la campagna web #fattivedere, per dire ai ragazzi di rivolgersi senza timori a un medico in caso di bisogno. L’iniziativa, che coinvolgerà diversi blogger e youtubers, ha per simbolo un braccialetto in ecopelle appositamente disegnato e realizzato da CaCo Design, azienda bresciana specializzata in accessori moda. Il ricavato della vendita del braccialetto sarà devoluto a favore dei progetti di oncologia pediatrica sostenuti da Fondazione Veronesi e per finanziare l’apertura di nuovi protocolli standardizzati e strutturati adatti ai teenager.
Per saperne di più sulla campagna e sulle iniziative che dureranno per tutto il mese di febbraio: http://goldforkids.it/