Molti bevitori (alcolisti e non) mutano uno stato interiore di sconforto con un benessere mediante il semplice atto del bere. Questo modo di passare dal dolore al piacere lo possiamo descrivere come “la fuga nel bicchiere”.
Ma tantissime persone sanno che spesso erano già in uno stato di felicità quando assumevano alcolici. Infatti quando rivedono attentamente i propri ricordi di alcolisti, molti di noi si accorgono che spesso bevevano per intensificare un già esistente stato di esaltazione.
Da ciò nasce un ulteriore suggerimento: siate particolarmente cauti nei momenti di maggiore contentezza o nei momenti in cui vi sentite particolarmente bene.
Quando le cose vanno bene, così bene che vi sentite quasi un non alcolista state in guardia.! In tali occasioni (anche dopo numerosi anni di sobrietà) il pensiero di qualcosa da bere può sembrare abbastanza naturale, e le miserie dei giorni vissuti da alcolisti per un attimo svaniscono. Un solo bicchiere comincia a sembrare meno minaccioso, e noi cominciamo a pensare che non sarebbe affatto determinante e nemmeno pericoloso.
Certo, uno soltanto può non esserlo per le persone ordinarie. Ma la nostra esperienza ci dimostra che un apparentemente innocuo, fatale bicchiere ci renderebbe persone non ordinarie. Presto o tardi ci persuaderemo che uno in più non può arrecarci nessun danno. E che dirne, dopo, di un altro paio?…
Bere in occasione di feste e ricorrenze sembra particolarmente allettante per alcuni di noi quando ci sia un valido motivo per stare in allegria con parenti che bevono cordialmente o amici che possono bere tranquillamente. Il loro bere sembra esercitare una pressione sociale su di noi e spingerci a fare come loro.
Forse questo avviene perchè bere alcol è stato per lungo tempo strettamente legato, nella nostra cultura, al divertimento e alle ore liete come ad alcuni eventi dolorosi. E questi collegamenti possono continuare ad albergare nella nostra mente anche molto tempo dopo che abbiamo imparato che non dobbiamo più bere.
In breve, ricordiamoci che in nessuna occasione saremo mai liberi dall’alcolismo, problema che torna attivo non appena cominciamo ad ingerire alcol, in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione o anche per nessuna ragione.
Ora abbiamo imparato a non farci prendere dal panico quando il pensiero di un bicchiere ci salta in mente. Dopo tutto, oggi, è un pensiero naturale per chiunque, ed è particolarmente comprensibile per quelli fra noi che ne hanno avuto esperienza.
Ma pensare ad un bicchiere non è lo stesso che averne il desiderio e nè l’uno e nè l’altro ci devono far precipitare nel buio del terrore. Ambedue possono essere considerati semplicemente come campanelli d’allarme che ci rammentano i pericoli dell’alcolismo. I pericoli saranno sempre gli stessi, anche quando ci sentiamo così bene che ci viene fatto di chiederci se è realmente giusto per chiunque sentirsi tanto bene quanto noi ora.