L’85% dei giovani romani fa uso di alcol
(Articolo tratto dal sito http://www.diregiovani.it/news/34976-giovani-romani-fa-uso-di-alcol-ceis-droga-.dg del 06 novembre 2014)
ROMA – Nella Capitale ‘l’85% dei ragazzi fa uso di alcol” nei weekend, “il 45% di superalcolici’, mentre ‘il 75% ha avuto contatto con cannabis o altre droghe’. Sono questi i dati emersi dal progetto Pari & Impari promosso dal Ceis di Don Mario Picchi in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale. Il dossier sull’utilizzo di droghe e di alcool da parte degli alunni delle scuole romane è stato elaborato sulla base di un campione di oltre 3000 gli studenti – tra i 12 e i 18 anni – che hanno risposto in forma anonima ai questionari preparati dal Ceis e distribuiti anche (oltre che nei luoghi di aggregazione giovanile) in 15 scuole della Capitale. E ancora: l’80% ha ammesso di fumare sigarette, il 95% ha rapporti sessuali non protetti e il 18% ha confessato di giocare ai videopoker o slot-machine. La fotografia sui giovani studenti realizzata dal Ceis dice anche che l’85% dei giovani beve birra o cocktail, 3 su 5 assumono droghe “leggere” nel weekend al pub o in discoteca. Il 27% ammette di procurarseli a scuola. Dai questionari anonimi diffusi non solo nelle scuole, ma anche nei luoghi di aggregazione giovanile risulta che quasi quattro adolescenti su cinque (l’85 per cento) beve abitualmente una birra o un cocktail a base di gin e wodka; circa la metà (il 45 per cento) lo fa una volta a settimana, in genere nel weekend; il 75 per cento ammette di far uso piu’ o meno regolare di hashish, marijuana e altre sostanze illegali. “Il rischio legato all’alcoldipendenza- spiega Roberto Mineo, presidente del Ceis di Don Picchi- parte in eta’ sempre piu’ precoce, il primo approccio si rileva addirittura a 12 anni, trasformando poi gli adolescenti in ‘poliassuntori’. “Vuol dire- aggiunge Mineo- che all’alcool si aggiungono via via altre dipendenze, in primis quella da droghe leggere o sintetiche, reperibili soprattutto in luoghi di aggregazione come pub e discoteche. Un vizio che spesso si prende proprio a scuola: e’ frequentando le superiori, infatti, che si corre il pericolo maggiore di entrare in contatto con chi fa uso di stupefacenti”. Non assumerli, conclude Mineo, “puo’ costare l’esclusione dal gruppo. Non a caso i momenti piu’ pericolosi sono considerate le gite scolastiche, oltre a rave party e concerti, dove diventa quasi inevitabile sottrarsi al ‘rito’ del debutto in societa’, anche se – e lo ripetiamo – il 27% afferma di procurarsela a scuola”.