Convegno di studio: “giovani, alcol, movida e modalità di risarcimento del danno nei casi di guida in stato di ebbrezza”
(Articolo tratto dal sito http://www.maremmanews.it/it/index.php/attualita/20257-giovani-alcool-movida-e-modalita-di-risarcimento-del-danno-nei-casi-di-guida-in-stato-di-ebrezza del 06 ottobre 2014)
Grosseto: Nella mattina di sabato 4 ottobre 2014 si è tenuto nella suggestiva location della Sala Pegaso di grosseto un convegno di studio avente ad oggetto “giovani, alcool, movida e modalità di risarcimento del danno nei casi di guida in stato di ebrezza”.
L’evento, interessantissimo, ha riscosso uno straordinario successo, data l’attualità dell’argomento, che ci tocca tutti da vicino, sia in prima persona, sia come professionisti che come genitori, ma soprattutto grazie alla presenza e professionalità di relatori di eccezione, che hanno saputo catturare l’attenzione della giovane platea proveniente dalle scuole della città, dei professionisti del settore, e delle associazioni cittadine presenti in sala.
Molti i volti noti della città che hanno apprezzato l’evento, tra questi si sono riconosciuti il Dott. Fabrizio Boldrini, responsabile della Società della Salute Coeso, il Dott. Romano Fabbrizzi, Il Sig. Paioletti, responsabile della Comunità di recupero Vallerotana, Pietro Ognibene coordinatore dell’Associazione nazionale famiglie numerose. Tutti gli interventi hanno tenuto incollati alla sedia gli spettatori. L’apertura è spettata al dott.Emanuele Scafato, dell’Istituto Superiore di sanità e Direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcool, il quale si è soffermato sugli effetti drammatici e spesso tragici dell’uso di alcol da parte dei minori. Non sono mancate aperte critiche a “quegli adulti criminali che hanno offerti ai minori alcol”, ma non solo, i ragazzi sono stati messi in guardia dall’uso dissennato dei social network che quando “vi chiede di esprimere un parere con un solo clic dandovi solo l’opzione “mi piace” non è più uno strumento democratico, ma uno mezzo di orientamento delle masse, allora dovete esprimere apertamente il vostro commento, perchè dovete avere il potere di dire che una cosa non vi piace, solo così il social diventa un vero strumento democratico”, ha così messo in gurdia dalla famosa “neknomination” tragico gioco di bevute on line.
Il Dottore ha proseguito dicendo che l’alcol è socialmente più pericoloso delle droghe, in quanto non solo consentito, ma pubblicizzato ovunque, anche e soprattutto in luoghi frequentati da minori, soggetti più deboli ed influenzabili, ed allora “bere” non è più una scelta, ma un comportamento indotto, dal gruppo, dai media, da chi “vuole farvi spendere i vostri soldi lucrando sulla vostra salute”. L’uso di alcol è una delle principali cause dei casi di maltrattamenti in famiglia, oltre che la principale causa di morte per incidente stradale in particolare tra i giovani. Nota di colore, l’alcol riduce le prestazioni sessuali ed aumenta il rischio di contrazione di malattie sessualmente trasmesse e di gravidanze indesiderate, in quanto diminuisce la soglia di attenzione, e riduce l’efficacia degli anticoncezionali orali.
L’intervento del medico, ha avuto un taglio dinamico e pratico, ed ha sfatato alcuni miti comportamentali e fornendo informazioni medico specialistiche che spesso passano sottotraccia, come ad esempio che l’alcol fa aumentare in generale il rischio di cancro, in particolare nelle donne aumenta il rischio al seno ed in quelle con recettori ormonali positivi il richio aumenta in una percentuale che sfiora il 30%. Infine una stoccata è toccata anche alle cosidette pubblicità sociali (“bevi consapevolmente”) le quali a parere del relatore non sono sufficientemente trasparenti e in fondo in fondo non informano sui reali rischi di bere alcol.
L’intervento si è concluso con dei simpatici esperimenti che hanno visto protagonisti proprio i ragazzi del pubblico, i quali hanno provato l’alcooltest ed una speciale maschera e simula gli effetti di un post bevuta, e il modo in cui i riflessi risultano rallentati e la vista annebbiata.
Estremamente interessante anche l’intervento del sostituto procuratore di Grosseto dott.Giuseppe Coniglio che ha chiaramente rappresentato i rischi penali per chi guida in stato di ebbrezza, precisando che se la regola generale è che se chi è incapace di intendere e di volere non risponde dei reati che commette e chi è parzialmente incapace ne risponde in maniera attenuata così non è per chi commette reati in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, il quale non solo risponde dei reati che commette, ma in certi casi anche in modo aggravato.
La mattinata si è conclusa con l’intervento del dott. Carletti, liquidatore delle assicurazioni, il quale si è soffermato sul comportamento delle assicurazioni in caso di incidente stradale provocato da conducente sotto l’effetto di alcol e stupefacenti.
Insomma una mattinata veramente istruttiva ed educativa per gli studenti presenti in sala che se sono andati sicuramente a casa con qualche consapevolezza in più. Un bel successo per il lavoro del direttivo della camera Minorile grossetana ed in particolare dell’Avv. Barbara Chelli responsabile del settore psicosociale. Lavoro ripagato dalla sala Pegaso gremita di persone e dall’interesse manifestato dalla platea fino alla fine dell’evento.