Droga e alcol, tra i minori è sempre più boom. Convegno al Palacongressi
(Articolo tratto dal sito http://www.altarimini.it/News71149-video-droga-e-alcol-tra-i-minori-e-sempre-piu-boom-convegno-al-palacongressi.php del 01 ottobre 2014)
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Rimini
10:47 – 01 Ottobre 2014
La prima sbronza arriva sempre prima. Già tra gli 11 e 12 anni. Per il Ministero della Salute, inoltre, gli under 30 rappresentano il 9,1% degli utenti dei servizi per la dipendenza da alcol. Anche le sostanze utilizzate sono un problema. Il vino viene sostituito da vodka, whiskey, rum, gin, spesso mischiati con bevande energetiche o succhi di frutta. E poi ci sono le droghe: un ragazzo su due fa uso di stupefacenti, soprattutto cannabis. La novità riguarda il repentino abbassamento dell’età della prima assunzione: si iniziano a fumare spinelli già a 11-12 anni, mentre le pasticche vengono utilizzate a 13-14. Tra i più grandi è ormai diffusissima la cocaina, mentre l’eroina è in lieve ma costante diminuzione. Ci sono poi altre dipendenze, ancora nascoste e difficilmente rilevabili, come quelle da shopping compulsivo, gioco d’azzardo, cibo, social network. Secondo una ricerca inglese, sei ragazzi su dieci non si separano dal cellulare nemmeno a letto, lasciandolo sempre acceso, e addirittura il 36,7% manda sms durante la notte.
Di queste vecchie e nuove dipendenze, che destano più d’una preoccupazione, si parlerà al primo convegno «#Supereroi Fragili. Adolescenti a scuola tra vecchi e nuovi disagi», organizzato dal Centro Studi Erickson il 24 e 25 ottobre 2014 a Rimini. Nel corso del workshop “Uso, abuso e dipendenza. Dalle sostanze stupefacenti alle nuove dipendenze” Ulisse Mariani, psicologo e psicoterapeuta della Asl di Viterbo, assieme alla collega Rosanna Schiralli dell’Associazione Emotional Training Center, cercheranno di spiegare come mai sono così diffusi tra gli adolescenti d’oggi stili di vita caratterizzati da dipendenze e comportamenti patologici.
«Per quanto riguarda l’uso di alcol e droghe il trend è preoccupante – afferma Ulisse Mariani – poiché, più è precoce l’esposizione alle sostanze, più è alta la possibilità di esiti patologici». Ma quale può essere il motivo che ha portato alla diffusione di questo fenomeno tra i giovani? «La vera ragione che porta all’uso di sostanze stupefacenti è l’anestesia emotiva, l’incapacità di molti giovani e giovanissimi di individuare, gestire e modulare le proprie emozioni, i propri desideri, i propri stati d’animo, facendoli rimanere allo stato di pulsioni grezze, incontrollabili e pertanto non tollerabili», aggiunge Rosanna Schiralli. «Ormai tutti i ragazzi – prosegue la psicologa – sanno che l’utilizzo di sostanze stupefacenti o l’abuso di bevande alcoliche sono nocivi, ma per molti di loro la salute rappresenta l’ultimo dei problemi. La sfida non è contro la morte, ma contro l’imbarazzo di vivere pienamente la vita, non potendo utilizzare in modo adeguato ed efficiente potenti “droghe interne naturali” che vanno sotto il nome di emozioni». Quindi, contro tutte le dipendenze patologiche, più che informazione o cura, «occorre un vaccino». «Una serie di accorgimenti educativi – conclude il dottor Mariani – per mettere in circolo nei nostri figli le “emozioni stupefacenti naturali”, le uniche in grado di battere quelle sintetiche, esterne, a buon mercato. E questo vaccino si realizza con un’educazione emotiva».