Alcol, in Italia 7 milioni a rischio Aumentano i morti, allarme teenager
I dati diffusi in occasione della giornata della prevenzione mostrano i numeri preoccupanti sul dilagare del fenomeno. Si beve di più in Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.
(Articolo tratto dal sito http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/2014/notizia/alcol-in-italia-7-milioni-a-rischioaumentano-i-morti-allarme-teenager_2038396.shtml del 09 aprile 2014)
Le malattie derivanti dall’abuso di alcol causano 4mila decessi all’anno, il numero dei consumatori a rischio ha toccato quota 7 milioni e cresce l’allarme tra i giovani, dov’è diffuso il fenomeno del binge driking (l’assunzione di 5 o più drink per volta). Sono solo alcuni dei dati pubblicati da Istat e Istituto di Sanità nel giorno della prevenzione. Valle d’Aosta, Basilicata e Friuli le regioni dove si beve di più.
Numeri allarmanti – Secondo i dati raccolti tra il 2010 e il 2013, negli italiani aumentano gli astemi, ma anche i bevitori “pesanti”. Nel 2013 sono state 34 milioni e 644 mila le persone di oltre 11 anni di età che hanno consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno. Tra queste, 7 milioni sono considerate a rischio, superando le dosi giornaliere di 40 grammi per le donne e 60 per gli uomini. Le differenze di genere sono considerevoli: il 77,5% degli uomini beve alcol almeno una volta all’anno, contro il 51,2% delle donne.
Giovani a rischio – Le statistiche dell’Alcochol Prevention Day evidenziano una diffusione preoccupante tra giovani e giovanissimi. Nella fascia d’età che va dagli 11 ai 24 anni il consumo è occasionale, ma a rischio binge drinking, ovvero l’assunzione eccessiva nell’arco di una sola serata. Questo genere di consumo porta i giovani a ubriacarsi, con le conseguenze del caso: dai ricoveri agli incidenti stradali.
16mila decessi nel 2010 – Solo nel 2010, in Italia complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni, sono morte per cause riconducibili al consumo di alcol. “Sarebbe importante investire nella prevenzione e lavorare al meglio per identificare le persone a rischio, questo farebbe vivere di più e in condizioni migliori molte persone”, dicono dall’Osservatorio nazionale Alcol dell’Istituto superiore di Sanità.
Le regioni – Il numero delle morti legate all’abuso di alcol è stato suddiviso per regioni e province. Valle d’Aosta, Basilicata e Friuli Venezia Giulia, oltre alle zone di Bolzano di Trento, comandano la classifica. Ancora Bolzano, Lazio e Sardegna hanno il primato di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti legati agli alcolici. Tra le patologie solo parzialmente riconducibili al bere eccessivo, Molise, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria, Puglia e Veneto sono quelle con la percentuale più elevata.