Bambini alcolizzati e dipendenti dal fumo: storie incredibili ma vere
(Articolo tratto dal sito http://attualita.tuttogratis.it/cronaca/bambini-alcolizzati-e-dipendenti-dal-fumo-storie-incredibili-ma-vere/P200847/ del 25 giugno2014)
Incredibile ma vero, si può essere dipendenti da alcol e fumo anche in tenerà età. Storie di bambini alcolizzati o alle prese con altri gravi casi di dipendenza sono naturalmente eccezioni, ma quando salgono alla ribalta delle cronache lasciano interdetti: la storia di Ardi, il bambino che a due anni fumava 40 sigarette al giorno, come quella più recente di un piccolo cinese di pari età dedito già all’alcolismo, sono innanzitutto storie di un fallimento genitoriale, ma anche sociale: di certo non si possono incolpare creature di età così giovane per essere finiti nella subdola spirale del vizio, che attenta gravemente alla loro salute. E proprio per questo ci lasciano esterrefatti.
L’ultima vicenda che ha fatto inorridire e scioccare l’opinione pubblica internazionale è quella che vede protagonista Cheng Cheng, un bimbo cinese di due anni che al latte materno preferisce la birra. Secondo i medici che lo hanno visitato, il piccolo presenta già tutti i segni dell’alcolismo, quali tremori e sbalzi d’umore, e gli specialisti non escludono che possano esserci seri danni al cervello, soprattutto vista la tenera età del paziente, quando gli organi sono in piena fase di sviluppo. I genitori, finiti nel registro degli indagati dopo la diffusione di una foto che mostra Cheng Cheng attaccato ad una bottiglia di birra, hanno dichiarato che il bambino si lamenta e piange se non beve alcolici. Di certo la passione non gli è nata quando era ancora nel ventre materno, quindi i suoi genitori son i primi responsabili del grave stato di salute del figlio.
Cheng Cheng sembra essere l’erede del più famoso Ardi Rizal, il bimbo che qualche anno fa fece notizia poichè era solito fumare fino a 40 sigarette al giorno, al’età di due anni, la stessa che ha attualmente Cheng Cheng. Ardi è riuscito poi a smettere con il tabagismo, diventando oggetto di una campagna disintossicazione da nicotina per i minori avanzata dal governo di Sumatra, dove vive il piccolo: tuttavia le cose per lui non sono migliorate, avendo sostituito la sua dipendenza con un’altra, ovvero il cibo. Ora Ardi ha circa sei anni ed è obeso, pesando più del doppio di quanto dovrebbe un bambino della sua età, poiché non riesce a smettere di mangiare compulsivamente. Se Cheng Cheng non vorrà fare la stessa fine, bisognerà non solo intervenire tempestivamente, ma anche in maniera più efficace.
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