“Fate il nostro gioco”: da un matematico e un fisico torinesi un “antidoto logico” al gioco d’azzardo
(Articolo di Elisabetta Proietti tratto dal sito http://www.superabile.it/web/it/REGIONI/Piemonte/Zoom/info970076647.html del 17 febbraio 2014)
Mentre aumenta il numero di chi rischia di cadere nella patologia da gioco d’azzardo, la campagna incontra scuole, università, aziende sanitarie e associazioni in tutta Italia. Punta a creare consapevolezza intorno al gioco d’azzardo e svelarne i lati nascosti. Mostra interattiva, conferenza, corsi di formazione e web serie per parlare prima di tutto alle giovani generazioni
ROMA – Svelare le regole, i piccoli segreti e le grandi verità che stanno dietro all’immenso fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. E’ questo l’obiettivo della campagna di informazione “Fate il nostro gioco”, ideata nel 2009 da Paolo Canova e Diego Rizzuto, un matematico e un fisico di Torino che condividono una convinzione: la matematica è una specie di “antidoto logico”, capace di creare consapevolezza intorno al gioco e svelare i suoi lati nascosti. Una convinzione confermata da recenti studi che rivelano come il pensiero matematico salvi dal “pensiero magico”, quello che ad esempio spinge all’attesa spasmodica e al credere imminente l’estrazione di un numero che non esce da mesi, ignari di qualunque calcolo delle probabilità. “È forse possibile accostarsi al tavolo da gioco senza farsi immediatamente contagiare da superstiziosi presentimenti?” scriveva Fëdor Dostoevskij a metà Ottocento nel suo celebre “Il giocatore”. L’ampio e originale studio della matematica del gioco d’azzardo condotto da Canova e Rizzuto punta ad allargare il numero di persone che possono rispondere di sì.
Il progetto nasce cinque anni fa grazie a una mostra sul tema, e da allora si è sviluppato trasformandosi in molte diverse esperienze: una conferenza-spettacolo con tanto di estrazione in diretta, un format tv, una web serie “Lezioni d’azzardo” realizzata con Screamedia e un corso di formazione per studenti universitari di matematica, insegnanti e operatori sanitari, oltre a una pagina Facebook con i commenti alle ultime notizie sul gioco d’azzardo. Il tutto portato avanti attraverso l’associazione “Taxi 1729” fondata nel 2012 con Sara Zaccone.
Nei loro incontri con studenti e cittadini Canova e Rizzuto spiegano non solo che “il banco vince sempre”, ma che “sa già quanto vincerà”, oppure che nelle slot si perdono da 15 a 26 euro ogni 100 giocate e che “è matematico perdere, la bravura non c’entra nulla”. Tutto questo viene spiegato in maniera interattiva, con simulazioni e il continuo mettersi in gioco dei presenti. Ad esempio nelle conferenze-spettacolo, replicate, su richiesta, in diverse scuole d’Italia, Comuni, aziende sanitarie e università: “Abbiamo pensato a qualcosa che andasse oltre la tradizionale conferenza – spiegano -, che sapesse unire divulgazione matematica, spettacolo coinvolgente e denuncia sociale. Ne è nata una conferenza di un’ora e mezzo in cui smontiamo alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo, e diamo al pubblico il senso delle reali probabilità di vincere al Win for Life o al Gratta e Vinci. Tutto ciò, spiegando cos’è il margine di guadagno del banco e come si calcola nei diversi giochi”. Le conferenze hanno coinvolto ad oggi più di 30.000 partecipanti, in maggior parte studenti. Fra queste occasioni c’è stato anche l’intervento nel 2012 alla Camera dei deputati. Attualmente sono programmate conferenze a Bressanone, Modena e Como.
Pezzo forte della campagna d’informazione “Fate il nostro gioco” è la mostra: un percorso interattivo e una full immersion, con l’aiuto di guide formate ad hoc, in alcune sale che propongono il noto gioco delle 3 porte di Monty Hall, tavoli con roulette, casinò, sala scommesse, slot machine e tabaccheria con gratta e vinci. Non manca un video con testimonianze reali di giocatori patologici, per stimolare la riflessione sulle conseguenze del gioco d’azzardo. Vengono analizzate anche le relazioni annuali sull’industria del gioco in Italia fornite dal ministero dell’Economia. Prima di uscire, i visitatori assistono a un breve filmato che invita a tenere gli occhi ben aperti ogni volta che ci si imbatte in un gioco proposto da un banco, per quanto “autorevole” (come, ad esempio, lo Stato italiano). All’uscita, i dati aggiornati in tempo reale sulle perdite dei partecipanti alla mostra (i soldi sono falsi, tutto il resto è vero) danno una dimostrazione statistica della bontà delle previsioni effettuate a priori sul guadagno del banco.
La mostra è stata ospitata per la prima volta a Genova nel 2009, in occasione del Festival della Scienza; è reduce da un allestimento a Bolzano dove è rimasta per oltre un mese ed è stata “vissuta” da 3.207 visitatori (2.501 studenti e 706 adulti, di cui 90 giocatori patologici) in 319 visite guidate di 1,5 ore ciascuna “per un totale di 478,5 ore di matematica e passione”, specificano i promotori, che scrivono sulle pagine del sito della campagna: “Speriamo che il nostro messaggio arrivi forte e chiaro soprattutto ai ragazzi e serva a dare un po’ di informazione critica in un campo dominato dalla pubblicità a senso unico”. Gli ideatori di “Fate il nostro gioco” sono stati ospiti di diversi programmi di divulgazione scientifica sia in tv che in radio, e nel 2010 i loro progetti di comunicazione scientifica sono stati premiati dal ministero della Gioventù al Festival dei giovani talenti. Sui territori “Taxi 1729” attiva collaborazioni con realtà che si occupano di gioco d’azzardo patologico e diversi livelli: aziende sanitarie e associazioni come And, Alea, Federserd, Libera, Gruppo Abele, Consulta nazionale antiusura.