Il problema dell’alcolismo
Quando si verifica un’intossicazione acuta o cronica da alcol etilico, che provoca un complesso quadro di disturbi fisici e psichici si parla di alcolismo.
Come abbiamo appena detto, l’alcolismo può essere acuto o cronico. L’alcolismo acuto si verifica quando l’individuo ha abusato di bevande alcoliche, indipendentemente dal fatto che sia o no bevitore abituale. Il soggetto passa da uno stato di “ebbrezza”, caratterizzato da euforia e da esaltazione delle funzioni psicofisiche, a uno stadio di “ubriachezza vera e propria”. I sintomi dell’alcolismo acuto variano in base alla quantità di alcol ingerito, dal passo malsicuro all’incoordinazione muscolare, dall’alterazione della coordinazione dei processi mentali alla incoscienza completa (coma). L’alcolismo cronico, invece, si verifica quando l’individuo abusa di bevande alcoliche in modo prolungato o abituale, spinto da un impulso irrefrenabile. L’etilismo cronico è considerato come una vera e propria malattia legata a disordini della personalità, infatti, l’individuo all’inizio cerca di alleviare l’ansia e la depressione di cui soffre, successivamente sente la necessità invincibile dell’alcol in sé, infine si arriva alla condizione di completa dipendenza fisica. Ci sono diversi sistemi per aiutare l’alcolizzato ad astenersi dall’alcol, ma quello che può essere efficace per un individuo può essere inutile per un altro. È necessario comunque consultare un medico specializzato per la diagnosi e la cura dello squilibrio psichico che è alla base dell’alcolismo.
Ricondurre l’alcolismo ad una malattia, personalmente, lo trovo molto riduttivo.
Non esistono vaccini, pastiglie o sciroppi che portano alla guarigione.
Uscire dall’alcolismo è un percorso molto più lungo e complesso del quale la “semplice disintossicazione fisica” è, in molti casi, il primo passo a cui necessariamente deve seguire un vero e proprio cambio di stile di vita.