Teatro Nuovo di Verona
7 novembre 2017 – 6 aprile 2018
21, 22, 23, 24 novembre 2017 ore 21.00 / Teatro Nuovo
“L’UOMO CHE NON CAPIVA TROPPO”
con Lillo & Greg
20, 21, 22, 23 marzo 2018 ore 21.00
“NON MI HAI PIÚ DETTO TI AMO”
con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia
Il Teatro Nuovo aderisce al Manifesto dei Teatri Accessibili e per la rassegna Divertiamoci a Teatro offre la promozione Teatri 10 e lode per gli spettatori con disabilità
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TEATRO NUOVO. Il cartellone di intrattenimento è quasi pronto per essere presentato
Divertiamoci con… Elio
Lillo & Greg e la Mannino
Simone Azzoni
Il giudice di X Factor nei panni di Re Artù nel musical Spamelot tratto da “Monty Python e il Sacro Graal” In scena Cuccarini, Izzo, Boccoli, Bova e Ingrassia
martedì 05 settembre 2017 SPETTACOLI, pagina 44
È un debutto con il botto, di quelli da sold out come l’anno scorso lo fu con Virginia Raffaele. Il cartellone del Divertiamoci, torna puntuale al Teatro Nuovo con la sua rassegna di intrattenimento e affida ad Elio e le Storie Tese le redini della carovana su cui poi saliranno Lillo &Greg, Benedicta Boccoli, Alessandro Benvenuti, Biagio Izzo, Raul Bova, Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia e a chiudere in aprile Teresa Mannino. Il cartellone è quasi pronto per essere presentato ma già si sa che il 7, l’8, il 10 e l’11 novembre sul palco del teatro andrà in scena Spamelot. E la mancanza della serata di giovedì non è un errore di stampa sui depliant perché Elio si assenterà per seguire la giuria di X Factor. A teatro veste i panni di Re Artù nel musical Spamelot tratto da “Monty Python e il Sacro Graal”, film cult del più grande gruppo comico di tutti i tempi. Questo sarebbe già di per sé un evento interessante per il panorama teatrale italiano e in primis per Verona, tappa poco frequentata dal gruppo. Rare pure le versioni dei Monty Python, ispiratori e fomentatori di una surreale creatività e sempre in sottotraccia anche nel gruppo di Elio. La loro comicità stralunata e testi pieni di riferimenti e giochi verbali spesso intraducibili o difficilmente comprensibili per un pubblico non anglosassone, sono pane per i denti di Rocco Tanica che ha adattato in italiano l’humor inglese. Tanica, si sa, non è solo il musicista, autore e personaggio televisivo a tutti noto, ma anche un appassionato conoscitore dell’opera dei Monthy Python. Molti dei testi storici del gruppo sono trama e ordito con la raffinata ironia del sestetto inglese. «Trentaquattro anni fa vidi al cinema Monty Python, Il senso della vita», racconta Tanica in occasione del debutto assoluto al San Babila di Milano, «e fu una folgorazione. È un onore essere stato scelto per quest’incarico». Nei panni di Re Artù ci sarà Elio, non nuovo alla scrittura e all’impianto drammaturgico del musical. Nel suo repertorio c’è La Famiglia Addams avventura che all’epoca intraprese con Geppi Cucciari.Qui sarà diretto da Claudio Insegno regista attore e doppiatore: sua la voce del Dottor Julius Hibbert nel cartone animato I Simpson.Il musical, soprattutto in Italia è spesso vittima di scelte economiche che riducono le giornate in scena, tagliano coreografie e scenografie e inevitabilmente, nella penuria dei mezzi si toglie la magia, l’ingrediente che colloca la visione del testo cantato, nel mondo dell’irrealtà. La sfida è dunque doppia: affrontare la concorrenza d’oltremare (e della nostrana compagnia de l’Arancia) e svelare che dietro le quinte della comicità di Elio ci sono i compagni di viaggio di una vita: i Monty Python, uno dei principali punti di riferimento suoi e di Elio e le Storie Tese. Ricorda infatti Elio: «Anch’io trentaquattro anni fa vidi “Il senso della vita”, ma a differenza di Rocco l’unica conseguenza fu che persi le chiavi della macchina, una 127 blu che oltretutto non era veramente mia, ma di mia mamma. Tornai il giorno dopo nel parcheggio e fortunatamente le trovai».
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