Il gruppo di BeFree / Verona Smart & Easy testimone di accessibilità, con traduzione in LIS, nel Cortile del Museo di Castelvecchio.
DA OGGI
A #Verona mappati oltre 10 km di strade e verificati più di 600 luoghi accessibili dai nostri #disabilitymanagers insieme agli amici di DisMappa Verona, e da oggi a disposizione di tutti GRATUITAMENTE sull’app BFree
La conferenza stampa a Casa disMappa per la presentazione dell’app Befree per il progetto Verona Smart & Easy, che a Verona includerà la mappa dismappa
L’INIZIATIVA. L’azienda che ha sviluppato il progetto dedicato anche ai turisti ne illustra potenzialità e funzionalità
Bfree, la app che informa i disabili
Chiara Bazzanella
Vi saranno convogliati i 600 luoghi censiti da disMappa «Verona è migliorata, ma chi ha esigenza va informato»
Verona diventa sempre più smart e alla portata di tutti, grazie a tecnologie e applicazioni che strizzano l’occhio al sociale.L’applicazione Bfree, sviluppata dall’azienda Global Accessibility per garantire rotte turistiche a persone con disabilità motorie o sensoriali di vario genere, sta interagendo con l’associazione scaligera disMappa, nata grazie alla vulcanica Nicoletta Ferrari, da trent’anni in sedia a rotelle.IL PROGETTO. «Il mio sogno è di vivere in una città in cui posso decidere di essere aiutata, senza essere costretta a farlo», dichiara, mentre nella sua casa di Corso Porta Borsari, trasformata in punto di accoglienza per i turisti che visitano Verona sulle 4 ruote, viene illustrato il progetto «Verona Smart and Easy», avviato un anno fa. Gli oltre 600 posti già censiti da disMappa convoglieranno nei dati complessivi già raccolti nella versione demo di Bfree, che punta ad aggirare le barriere architettoniche nelle città italiane, suggerendo percorsi a misura anche di chi ha disabilità sensoriali, come i sordi e i non vedenti.Evidenzia Andrea Cesarini della Global Sensibility: «Le tecnologie servono a garantire il più possibile l’autonomia di ciascuno, che siano disabili motori, sensoriali, dislessici o anche semplicemente anziani e mamme con i passeggini». Tanto per fare un esempio già tra la Ferrari, seduta su una sedie a rotella manuale, e l’avvocato Alberto Brunelli, che sta collaborando al progetto con la sua carrozzina tecnologia, ci sono delle differenze.LE DIFFERENZE. La prima non può godersi una passeggiate nel cortile del museo di Castelvecchio, cosparso di ghiaino, mentre Brunelli, munito di 4 ruote ben più robuste, se lo può permettere.«A Verona abbiamo già mappato dieci chilometri del centro città e l’app diventerà presto interattiva, consentendo a chiunque di dare il proprio contributo», precisa Cesarini, mentre l’artefice di disMappa evidenzia l’importanza della comunicazione. «Verona è migliorata molto nell’accessibilità rispetto agli anni Novanta, ma la gente che ha particolari esigenze deve essere informata, per esempio, che può evitare di rischiare di cadere sul ciottolato che circonda l’Arena visto che c’è un’apposita rampa, o che è inutile che si rechi nel bagno a norma alla Casa di Giulietta, visto che si trova nella reception, raggiungibile solo salendo quattro gradini».E conclude: «Un’eccezione è la chiesa di San Nicolò all’Arena: non solo è dotata di una rampa laterale, a dispetto della maggior parte dei luoghi di culto, ma l’apposito accesso è anche ben segnalato».
Percorsi senza barriere con la app turistica «Befree» che mappa gli accessi ai disabili
Mettersi nei panni di chi non può camminare o non vede, o di una mamma con passeggino e neonato, di un anziano con difficoltà. Essere preparati al fatto che non tutti i luoghi sono accessibili, che se sei a Castelvecchio non c’è bagno per te, e che invece se sei alla Casa di Giulietta il bagno c’è, ma ci sono quattro gradini per arrivarci. E sapere che magari un bagno accessibile o con fasciatoio nei paraggi lo puoi trovare. Rendere insomma «Verona smart and easy» per tutti: è questo il nome del progetto che più associazioni (Dismappa e Abiliatour, con il coinvolgimento di realtà come Unione Italiana Ciechi o Ente Nazionale Sordi) stanno realizzando, con il supporto di Das assicurazioni e di Global Accessibility, l’azienda che sta mettendo a punto una app: «Befree», per essere tutti liberi di muoversi sul territorio nazionale, come da diritto costituzionale (in teoria) garantito. Gratuita, già disponibile nella versione «demo», nata per un uso turistico, «Befree» sarà tra qualche mese lanciata nella versione completa e interattiva, mentre la mappatura di Verona sarà completata a breve e collegata a quello di Dismappa, così Verona sarà la città più smart and easy d’Italia. «Con la capacità di interfacciarsi e rispondere alle singole esigenze – ha spiegato Andrea Casarini di Global Accessibility -, e grazie alle segnalazioni, saranno aggiornati continuamente i percorsi senza barriere e attrezzati». Fondamentale è la costituzione di una rete, come ha spiegato Alberto Brunelli, veronese, praticante avvocato e disabile motorio: «Ci sono molti generi di disabilità, fisica o sensoriale, visibile o non visibile, con necessità diverse, per questo lavoriamo in squadra». E pur vivendo in una realtà come quella di Verona che negli ultimi vent’anni ha molto migliorato l’accessibilità («negli anni ’90 muoversi in città era un vero incubo» ha detto Nicoletta Ferrari creatrice di Dismappa), l’appello di tutti va alla pubblica amministrazione perché sia più attenta. Intanto nella sede di Dismappa, in corso Porta Borsari 17, sono disponibili gratuitamente una stanza e un bagno per persone in carrozzina, anche solo per una sosta.
Il servizio di Telenuovo
https://youtu.be/kdvA7ag–z4?t=1s