Palazzo della Gran Guardia
Auditorium
Mercoledì 31 maggio 2017, ore 21.00
Gloria del violino
I Solisti Veneti con la partecipazione straordinaria del violinista Uto Ughi
In programma musiche di
Vivaldi
Dall’Opera Ottava “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”
Concerto n. 12 in do maggiore
per oboe e archi
G. Salieri
Introduzione e Variazioni per clarinetto e archi
su un tema dell’Opera “Edoardo e Cristina” di Rossini
Donaggio
“Lettera” per violoncello e archi
(2016 – dedicata a “I Solisti Veneti”)
Tartini
Concerto in mi minore D 56
per violino e archi
Mozart
Concerto in sol maggiore K 216
per violino e orchestra
Sarasate
“Fantasia sulla Carmen” op. 25
per violino e orchestra
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I Solisti Veneti, guidati dal maestro Claudio Scimone, festeggeranno stasera i 55 anni di attività con un grande concerto nell’ambito del loro 47° Veneto Festival 2017.
Presenteranno con un programma ricco di musiche della nostra regione, fra cui spiccano il Concerto in do maggiore op. 8 n° 12 per oboe e archi di Vivaldi, l’Introduzione e Variazioni per clarinetto e archi di Salieri su un tema dell’opera «Edoardo e Cristina» di Rossini, il brano «Lettera» per violoncello e archi dedicato nel 2016 ai Solisti di Pino Donaggio e il Concerto in mi minore per violino e archi di Tartini.
Nella ripresa, ancora il Concerto in sol maggiore K 216 di Mozart e la «Fantasia sulla Carmen» di de Sarasate, dove nel ruolo di solista farà la sua comparsa il grande violinista Uto Ughi: un interprete di vaglia internazionale che già dall’infanzia (sette anni) dimostrò un grande talento esibendosi in pubblico con la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini.
L’iniziativa è organizzata da I Solisti Veneti in collaborazione con La Giovane Classicità
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il festival «Omaggio a Venezia» nel 1999, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare, a cui ha fatto seguito nel 2003 il festival «Uto Ughi per Roma» che ne raccoglie l’ideale eredità. Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di cavaliere di Gran Croce e nell’aprile 2002 gli è stata assegnata la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione.