Palazzo della Gran Guardia
5-29 marzo 2017, dalle 10 alle 20
Entrata libera
Guigo Pigozzi
Spazi interiori
Inaugurazione sabato 4 marzo alle 17
L’esposizione, a cura di Federico Martinelli, è organizzata dall’associazione culturale Quinta Parete.
Pigozzi dipinge da oltre trent’anni e, da un’iniziale percorso dedicato al racconto della sua terra con uno stile classico si accosta al naif, allo sperimentale per giungere poi al gestuale e all’astratto. Come spiega il curatore Federico Martinelli, «l’artista dipinge intense, essenziali e poetiche dorsali. Colline della Lessinia che, partendo dalla valle di Tregnago, trasmettono tutta la purezza e il fascino di quel luogo. È da questa valle, così limpida e carica di suggestioni, che il percorso dell’artista si dipana in una straordinaria varietà di soggetti, cromie, stili e tecniche. Una valle che vive di un contrasto fortissimo, pretesto per diventare arte: un territorio che vede contrapposti il verde e l’azzurro intenso del cielo all’energia di un cementificio, prima in attività e poi abbandonato. E il cementificio diventa arte. Da questa esperienza “futurista” e di “sironiana” memoria, Pigozzi cede il passo all’astratto e al gestuale dove l’immediatezza e l’energia diventano prima di tutto desiderio di sperimentazione. Di incessante e continua sperimentazione. Con altrettanta immediatezza, nelle sue opere, in quell’astratto così gocciolante e materico di colore, si scorge spesso il paesaggio, magari velato, magari desideroso di emergere da un colpo ruvido e denso di spatola. Certo è che dall’astratto torna alla figurazione, dalla figurazione torna all’astratto, sempre con autonomia compositiva e cromatica, sempre con quell’ideale ricerca che non è mai un ripetersi». L’esposizione raccoglie un centinaio di opere e presenta l’intero percorso di Pigozzi. La mostra sarà corredata da un ampio e ricco catalogo contenente, oltre alle opere in mostra, anche una selezione iconografica che fa da ideale completamento del percorso proposto. Saggi, contributi critici e le riflessioni del filosofo Dino Formaggio, presenza essenziale per la formazione artistica di Pigozzi, concludono un progetto dall’alto valore espositivo ed editoriale.