Un farmaco contro il diabete per combattere la dipendenza da alcol
(Articolo di Daniele Banfi tratto dal sito http://www.lastampa.it/2015/09/28/scienza/benessere/un-farmaco-contro-il-diabete-per-combattere-la-dipendenza-da-alcol-XYUHVLQwz5KEtuWAap7CxL/pagina.html del 28 settembre 2015)
La molecola, agendo sul circuito della dopamina, diminuisce la voglia di assumere alcolici.
Un vecchio farmaco utilizzato per il trattamento del diabete potrebbe aiutare le persone con dipendenza alcolica a smettere di bere. Ad affermarlo è uno studio della University of Gothenburg pubblicato dalla rivista Addiction Biology. Se i dati ottenuti al momento su animali da laboratorio verranno confermati liraglutide, questo il nome della molecola, potrebbe andare ad affiancarsi ai farmaci già in uso correntemente nel trattamento dell’alcolismo.
I danni dell’alcol
I numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni: secondo l’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’uso di alcol nel 2012 ha causato nel mondo oltre 3 milioni di morti, ovvero il 5,9 per cento di tutti i decessi. Anche se una parte è attribuibile ad incidenti causati dall’abuso della sostanza la maggior parte dei casi riguarda le persone che soffrono di dipendenza alcolica. Il consumo di bevande alcoliche è infatti responsabile o aumenta il rischio dell’insorgenza di numerose patologie come cirrosi epatica, pancreatiti e tumori.
Disintossicazione e supporto psicologico
Ad oggi il trattamento della dipendenza alcolica prevede numerosi approcci. Generalmente, accanto alla sospensione immediata dell’assunzione di alcol, si affianca una terapia psicologica di gruppo. Nei casi più gravi questo può non bastare e per questa ragione -sempre in aggiunta a quanto già viene fatto- è prevista l’assunzione di alcuni farmaci in grado di agire sui meccanismi a livello cerebrale che causano la dipendenza.
Il farmaco funziona anche nella dipendenza alcolica
Uno di essi forse potrà essere liraglutide, una molecola utilizzata correntemente nel trattamento del diabete di tipo 2 e nelle persone fortemente obese. Nello studio, per ora realizzato in modello animale, gli scienziati svedesi hanno scoperto che nei topi sottoposi al test -indotti a bere grandi quantità di alcol- il farmaco in questione è stato in grado di diminuire la sua assunzione di oltre il 40%. Un successo che si spiega nella capacità della sostanza di dimunuire i livelli di dopamina rilasciati dal cervello in risposta all’assunzione di alcol. Ora il prossimo passo sarà la sperimentazione nell’uomo.