Alcol nocivo anche a piccole dosi, tanto più se si fuma
(Articolo di Brigida Stagno tratto dal sito http://lifestyle.tiscali.it/socialnews/salute/Stagno/16438/articoli/Alcol-nocivo-anche-a-piccole-dosi-tanto-pi-se-si-fuma.html del 16 settembre 2015)
Secondo dati recentissimi dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, quasi 8 milioni di persone hanno consumi di alcol definiti “rischiosi”, soprattutto i giovani sotto i 25 anni e gli ultra sessantacinquenni. Tra gli anziani, sono circa il 40% degli uomini e il 10% delle donne i bevitori “a rischio”, cioè con un consumo giornaliero di alcol superiore a 1 Unità alcolica (circa 12 g di etanolo, contenuti in un bicchiere piccolo di vino a media gradazione, in una lattina di birra da 33 cl e in un bicchierino di liquore).
L’alcol, in eccesso, può diventare un vero e proprio killer: è la prima causa di morte tra i giovani fino a 24 anni, perché favorisce incidenti stradali e malattie, come cirrosi epatica, pancreatite, ipertensione, e anche tumori, a causa della lunga esposizione al consumo nel corso della vita. La rivista scientifica Lancet nel 2010 l’ha definito in una ricerca una droga a tutti gli effetti, addirittura più dannosa di cocaina, cannabis o Ecstasy, per il suo impatto negativo sulla società.
Ma a piccole dosi? Anche l’assunzione ridotta o moderata di alcol può aumentare il rischio di sviluppare tumori correlati all’alcol, in particolare nei fumatori maschi e nelle donne. A confermarlo sono i risultati di uno studio condotto da alcuni ricercatori statunitensi del Brigham and Women’s Hospital di Boston, pubblicato sulla rivista scientifica “British Medical Journal”.
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di due grandi studi statunitensi, che avevano seguito per 30 anni ben 88.084 donne e 47.881 uomini, valutando sia il rischio generale di tumore, sia quello per le forme tumorali correlate all’alcol, come il cancro del cavo orale, della faringe e laringe, dell’esofago, del colon- retto, della mammella, del fegato. Durante questo lungo periodo, in cui sono state monitorate anche le abitudini di vita (fumo, attività fisica e alimentazione), sono stati diagnosticati 19.269 tumori nelle donne e 7.571 tumori negli uomini.
Le conclusioni? Un’assunzione da ridotta a moderata (fino a un bicchiere al giorno/15 grammi di alcol per le donne e fino a due bicchieri/30 grammi di alcol per gli uomini) è stata associata a un aumento minimo, tuttavia non significativo, del rischio di tumore negli uomini e nelle donne (con aumento di probabilità nel sesso femminile di sviluppare il tumore alla mammella). Un rischio maggiore di neoplasie correlate all’alcol è invece stato riscontrato negli uomini fumatori o ex fumatori, mentre al contrario non è stata evidenziata alcuna associazione in chi non fumava.
L’alcol può infatti interagire con altri fattori di rischio, come il fumo, potenziandone gli effetti dannosi e aumentando il rischio oncologico. Diversi studi hanno evidenziato che in chi consuma alcol ed è anche fumatore il rischio di sviluppare alcune forme tumorali (bocca, esofago e fegato) non si somma, ma addirittura si moltiplica.
L’alcol, del resto, è stato definito un agente cancerogeno già dal 1988 e da allora non mancano le ricerche scientifiche che ne hanno chiarito il legame con diverse forme tumorali. I meccanismi sarebbero diversi: attraverso l’irritazione cronica delle mucose, l’alcol impedisce alle cellule danneggiate di ripararsi in modo corretto, favorendo tumori della bocca e della gola, mentre nel fegato può causare infiammazione e alterazioni alle cellule epatiche, aumentando il rischio di epatocarcinoma. A livello del colon l’alcol agisce con due diversi meccanismi: riducendo l’assorbimento dei folati, che sembrano proteggere dal cancro del colon e della mammella, e attraverso l’acetaldeide, sostanza cancerogena in cui è converto l’alcol. Inoltre l’alcol stimola la produzione di estrogeni e androgeni, il cui eccesso può aumentare il rischio di cancro della mammella.
Quanto al legame tra alcol e cancro, non c’è differenza tra le diverse bevande: tutti gli alcolici rappresentano un fattore di rischio, solo per il fatto di contenere etanolo. È quindi solo la quantità di alcol ad avere peso, tant’è che la maggior parte dei tumori associati si sviluppa nelle persone che superano le soglie raccomandate.