Meno alcol tra i giovani, anche nel “consumo corrente”
(Articolo di Americo Mascarucci tratto dal sito http://www.intelligonews.it/articoli/9-luglio-2015/28436/meno-alcol-tra-i-giovani-anche-nel-consumo-corrente del 09 luglio 2015)
Buone notizie nel mondo giovanile, diminuisce il consumo di alcol negli adolescenti e nei giovani adulti.
E’ quanto emerge da uno studio promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani e Alcool (OPGA) e realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFC-CNR), prendendo in esame le evidenze emerse dall’analisi, allargata agli ultimi 15 anni, delle principali sorvegliane epidemiologiche a carattere nazionale sul consumo di alcol nella fascia di età 15-34 anni.
Tra le evidenze emerse, la conferma della netta distinzione fra l’area del consumo e quella delle eccedenze e l’influenza dei fattori ambientali (tra cui famiglia e gruppo dei pari) nello spiegare i comportamenti e il rischio vulnerabilità.
Per ESPAD®Italia dal 2002, la riduzione annua è dello 0,7% per i maschi e dal 2004 è dell’1,3% per le femmine. Non si evidenziano variazioni significative per i maggiorenni. Mentre Multiscopo-ISTAT registra, dal 2005, tra gli under 18 una diminuzione del 4% annuo per le femmine e del 3% annuo per i maschi. Nelle altre classi di età si osserva una lieve diminuzione solo nel genere maschile (-0,8% 18-24enni; -0,6% 25-34enni).
Anche sul cosiddetto “consumo corrente” (ultimi tre mesi/ultimo mese/ultima settimana dall’intervista) si osserva una complessiva diminuzione dei consumatori. Secondo Doxa-OPGA, infatti, dal 2005 al 2010 c’è stata una riduzione significativa tra i 25 ed i 34 anni dell’uso di alcool riferito agli ultimi 3 mesi, e secondo HBSC dal 2006 si registra la diminuzione di maschi e femmine 15enni che hanno riferito di aver bevuto nell’ultima settimana. Insomma finalmente anche fra i giovani sembra maturata una certa responsabilità unita alla consapevolezza di come l’abuso di alcol possa essere nocivo.
Dati incoraggianti che tuttavia dimostrano come ci sia ancora da lavorare molto in questo campo soprattutto sul piano della prevenzione e sensibilizzazione del fenomeno. Un’opera di prevenzione davvero efficace può essere molto utile anche se da sola non basta.
Oltre alla collaborazione degli esercenti che molto spesso si mostrano poco attenti al problema incentivando, anziché scoraggiare il consumo di alcol fra i più giovani. Soprattutto è stato evidenziato come il fenomeno dell’alcolismo coinvolga i giovani specialmente quando sono in gruppo. Singolarmente infatti c’è la consapevolezza che bere può provocare seri danni alla salute ma in un contesto di gruppo in cui tutti bevono e c’è l’esigenza di non essere diversi dagli altri per paura di essere estromessi, questo senso di responsabilità sembra scemare.
Soprattutto fra gli adolescenti, lo spirito di gruppo, o peggio l’appartenenza al branco può fare la differenza.