Fumo, alcol e droghe. I pericoli per gli adolescenti non vanno in vacanza
(Articolo tratto dal sito http://www.healthdesk.it/cronache/fumo_alcol_e_droghe_i_pericoli_per_gli_adolescenti_non_vanno_in_vacanza/1436353200 deò 08 luglio 2015)
Il vademecum di WAidid per i genitori di figli adolescenti sui pericoli più comuni nei quali possono imbattersi i ragazzi e qualche consiglio per affrontarli anche durante le vacanze estive.
Fumo, alcol, droga, dipendenza da nuove tecnologie, malattie sessualmente trasmesse. Sono questi i problemi con cui si trovano a fare i conti i giovani di oggi e di conseguenza le loro famiglie, spesso poco preparate ad affrontare l’adolescenza e i grossi cambiamenti che essa genera nei propri figli.
«Oggi i genitori degli adolescenti hanno un compito ben più arduo rispetto a trent’anni fa: c’è più libertà, i pericoli sono moltiplicati ma il controllo deve essere costante senza essere invadenti», sottolinea Susanna Esposito, presidente Waidid-Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici, che in questi giorni ha preso parte a Losanna alla riunione del Gruppo di Studio dell’European respiratory society (Ers) per la stesura delle prime Linee Guida europee sull’utilizzo della sigaretta elettronica in età adolescenziale e adulta.
Secondo un’indagine Doxa del 2014, il 13,2% dei ragazzi fuma la prima sigaretta prima dei 15 anni e la percentuale sale al 44% in quelli tra i 15 e i 17 anni. Nel 2014 la sigaretta elettronica risultava apprezzata anche dai ragazzi tra i 15 e i 24 anni nel 14% dei casi. In generale, però, il suo uso è più che dimezzato rispetto al 2013 e i suoi utilizzatori sono passati dal 4,2% all’1,6%.
«Le linee guida Ers sono solo all’inizio del loro percorso ma abbiamo discusso dei possibili effetti nocivi derivanti dall’uso delle sigarette elettroniche anche a seguito dell’esposizione al fumo passivo, delle diversità tra una marca e l’altra e della necessità di ulteriori studi non sponsorizzati dalle industrie produttrici sui loro effetti a distanza», spiega l’esperta, che ha stilato un vademecum sui pericoli più comuni, oltre al fumo, nei quali possono imbattersi i ragazzi e qualche consiglio per affrontare l’estate.
Mai alcolici prima dei 16 anni
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) consiglia la totale astensione dall’alcol per gli adolescenti fino a 16 anni: dai 16 anni in poi si può iniziare al massimo con un bicchiere di vino al giorno fino ad arrivare a due in età adulta.
Sulla base di evidenze scientifiche, infatti, chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio quattro volte maggiore di sviluppare alcoldipendenza in età adulta rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni.
Il consumo di alcol prima dei 16 anni, inoltre, è ritenuto molto pericoloso per gli effetti negativi che può causare dal punto di vista neurologico sul sistema nervoso centrale: comportamenti alterati e quindi sbalzi d’umore, perdita di controllo e aggressività, ma anche sull’apparato gastroenterologico, con danni gravi sul fegato e pancreas (steatosi epatica, cirrosi e pancreatite) e, ancora, ipertensione e cardiopatie.
Attenzione poi al fenomeno molto diffuso del “binge drinking” e agli energy drink che uniti alle bevande alcoliche diventano dei cocktail micidiali con effetti collaterali di rilievo in presenza di malattie croniche (nei soggetti cardiopatici, per esempio, possono provocare aritmie anche rilevanti). WAidid consiglia fortemente un dialogo costruttivo con i propri figli fin da piccoli sull’uso e abuso di alcol e sui pericoli per la loro salute.
Droga e sostanze stupefacenti, da evitare anche quelle leggere
Oltre a dare dipendenza, le droghe compromettono il funzionamento del sistema nervoso centrale e le sostanze assunte regolarmente possono provocare alterazioni anatomiche della massa cerebrale. E non solo. Possono causare patologie polmonari croniche e, a livello neurologico e psicofisico, possono determinare sbalzi di umore, alterazioni nei legami familiari e affettivi, un peggioramento scolastico e una riduzione della concentrazione.
Anche riguardo l’utilizzo abituale di cannabis, studi scientifici recenti hanno evidenziato come aumenti del 24% il rischio che insorgano patologie psichiatriche gravi come la schizofrenia e il disturbo bipolare.
Smartphone e videogiochi sì, ma non più di due ore al giorno
In estate, il tempo delle vacanze dovrebbe essere dedicato a stare all’aria aperta e, escludendo le ore centrali della giornata, spesso calde e afose, bisognerebbe approfittare per fare sport e giochi nei parchi o in spiaggia. Molti adolescenti, invece, trascorrono gran parte del tempo sui videogiochi o abusano nell’utilizzo dello smartphone, che sempre più spesso ormai ricevono in regalo già a partire dai 10-11 anni.
Per questo si raccomanda di non non farli stare più di 2 ore al giorno sui videogiochi e di fare attenzione anche a come utilizzano internet: a volte anche per gli adolescenti può essere utile l’attivazione del Parental Control per evitare l’esposizione dei bambini/ragazzi a contenuti considerati pericolosi e violenti.
La prevenzione contro le malattie sessualmente trasmesse
Ogni anno un adolescente su 20 contrae una malattia sessualmente trasmessa (dati Oms), la più temibile delle quali è certamente l’Hiv. Altre molto comuni sono la Candida e il Trichomonas responsabili di infezioni dell’ultimo tratto delle vie genitali (vulviti, vaginiti nella donna; balaniti, uretriti nell’uomo) e che il più delle volte guariscono con una terapia mirata.
Invece, altre infezioni come la Chlamydia e la Gonorrea, se non diagnosticate tempestivamente e non curate in modo adeguato, possono interessare anche gli organi genitali interni: utero, ovaie, tube nelle donne; testicoli e prostata nell’uomo. Nella donna la malattia infiammatoria pelvica (Pid) rappresenta l’evenienza più grave e ne possono conseguire infertilità, aumentato rischio di gravidanze tubariche e dolore pelvico cronico. Altri virus come l’herpes genitale o il Papillomavirus hanno la tendenza a rimanere all’interno dell’organismo e vengono ritenuti responsabili dell’insorgenza di forme pre-tumorali del collo dell’utero.
Fondamentale, quindi, è la prevenzione, che si attua attraverso il rispetto di alcune norme igieniche e comportamentali: proteggersi utilizzando il preservativo e informare il partner di una eventuale malattia, e a sua volta informarsi sulle malattie di cui soffre.