Nuove dipendenze, i genitori chiedono aiuto
(Articolo di C.M. tratto dal sito http://www.larena.it/stories/2619_negrar/1187196_nuove_dipendenze_i_genitori_chiedono_aiuto/ del 28 maggio 2015)
L’esigenza di parlare di ciò è emersa da un centinaio di questionari distribuiti tra chi ha figli alle medie.
Vecchie e nuove droghe, bullismo e internet: sono i delicati temi al centro dell’incontro di oggi, alle 20.30, all’auditorium delle elementari di Negrar. Si rivolge a genitori, professori, educatori e adulti in genere. È organizzato dagli assessorati alla Cultura e ai Servizi sociali del Comune, dalla biblioteca, dall’associazione Nadia onlus e dalla Polizia di stato. All’incontro, a ingresso libero, interverranno: il poliziotto scrittore Gianpaolo Trevisi, direttore della Scuola di polizia di Peschiera del Garda; il responsabile del Settore Dipendenze dell’Ulss 22 di Bussolengo, Camillo Smacchia; il web specialist Loris Castagnini. Li introduce il presidente di Nadia onlus, Luciano Vanti.
L’amministrazione comunale, infatti, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione sulle nuove dipendenze «Sceglia la libertà», promosso da Nadia onlus in molti comuni veronesi. «Nei mesi scorsi sono state distribuite agli studenti copie del “Decalogo per le famiglie sulle Nuove Dipendenze”, preparato dall’associazione con Trevisi e la polizia», spiega l’assessore alla Cultura, Camilla Coeli. «Il decalogo ha raggiunto già 13 mila studenti veronesi», fanno sapere da Nadia onlus. Tratta di droghe di ultima generazione, bullismo a scuola, in strada e sui social network, gioco d’azzardo e alcolismo, alcuni dei quali saranno messi a fuoco oggi.
Il tema della serata, in ogni caso, è stato scelto in base alle risposte emerse dal sondaggio effettuato tra i genitori con figli alle medie. Hanno risposto un centinaio di mamme e papà e, tra i problemi che più li preoccupano hanno indicato al primo posto «Giovani e droghe di ultima generazione»; quindi per «Navigazione in internet e protezione dei minori on line», «Bullismo e cyber bullismo», «Alcool e giovani» e «Ludopatia e gioco d’azzardo on line».
Tutti temi scottanti, che a Negrar sono stati affrontati anche nei mesi scorsi grazie al progetto «Bimbi in rete», promosso sempre dal Comune in stretta collaborazione con l’Associazione Genitori Negrar, e durante gli incontri contro la violenza sulle donne organizzati con il Telefono Rosa e altre associazioni. Molto partecipato, su questo fronte, l’appuntamento del 15 maggio in sala civica di villa Albertini, ad Arbizzano: una decina di psicologhe, psicoterapeute e assistenti sociali hanno parlato con il cuore in mano di relazioni sane e malate, di stereotipi e casi concreti, come pure di bullismo e pericolo di comportamenti violenti nei giovanissimi. «Dobbiamo e vogliamo favorire sempre più un clima di dialogo, approfondimento e aiuto su questi temi che riguardano relazioni ed educazione, toccando da vicino ragazzi e famiglie, donne e uomini», precisa l’assessore Coeli. Concludono i volontari di Nadia onlus: «Formare e prevenire comportamenti errati significa educare i giovani perché diventino adulti responsabili. Ma anche le famiglie devono trovare il coraggio di chiedere aiuto per trovare soluzioni».
L’amministrazione comunale, infatti, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione sulle nuove dipendenze «Sceglia la libertà», promosso da Nadia onlus in molti comuni veronesi. «Nei mesi scorsi sono state distribuite agli studenti copie del “Decalogo per le famiglie sulle Nuove Dipendenze”, preparato dall’associazione con Trevisi e la polizia», spiega l’assessore alla Cultura, Camilla Coeli. «Il decalogo ha raggiunto già 13 mila studenti veronesi», fanno sapere da Nadia onlus. Tratta di droghe di ultima generazione, bullismo a scuola, in strada e sui social network, gioco d’azzardo e alcolismo, alcuni dei quali saranno messi a fuoco oggi.
Il tema della serata, in ogni caso, è stato scelto in base alle risposte emerse dal sondaggio effettuato tra i genitori con figli alle medie. Hanno risposto un centinaio di mamme e papà e, tra i problemi che più li preoccupano hanno indicato al primo posto «Giovani e droghe di ultima generazione»; quindi per «Navigazione in internet e protezione dei minori on line», «Bullismo e cyber bullismo», «Alcool e giovani» e «Ludopatia e gioco d’azzardo on line».
Tutti temi scottanti, che a Negrar sono stati affrontati anche nei mesi scorsi grazie al progetto «Bimbi in rete», promosso sempre dal Comune in stretta collaborazione con l’Associazione Genitori Negrar, e durante gli incontri contro la violenza sulle donne organizzati con il Telefono Rosa e altre associazioni. Molto partecipato, su questo fronte, l’appuntamento del 15 maggio in sala civica di villa Albertini, ad Arbizzano: una decina di psicologhe, psicoterapeute e assistenti sociali hanno parlato con il cuore in mano di relazioni sane e malate, di stereotipi e casi concreti, come pure di bullismo e pericolo di comportamenti violenti nei giovanissimi. «Dobbiamo e vogliamo favorire sempre più un clima di dialogo, approfondimento e aiuto su questi temi che riguardano relazioni ed educazione, toccando da vicino ragazzi e famiglie, donne e uomini», precisa l’assessore Coeli. Concludono i volontari di Nadia onlus: «Formare e prevenire comportamenti errati significa educare i giovani perché diventino adulti responsabili. Ma anche le famiglie devono trovare il coraggio di chiedere aiuto per trovare soluzioni».