Stop pubblicità, governo intervenga. Proteggiamo le famiglie

Giochi, Binetti: stop pubblicità, governo intervenga. Proteggiamo le famiglie

(Articolo di com/esp – 11 maggio 2015 18:14 tratto dal sito http://www.ilvelino.it/it/article/2015/05/11/giochi-binetti-stop-pubblicita-governo-intervenga-proteggiamo-le-famig/847f7fd6-6753-4bfb-86a0-c48558bb0913/ )

“Ieri era la festa della mamma e una delle sorprese più grandi è stata la proliferazione di iniziative a favore del gioco d’azzardo, per cui vien quasi da dire: proteggiamo le mamme dal gioco d’azzardo!

Ma la domanda chiave è anche quella che riguarda il famoso stop alla pubblicità del gioco d’azzardo che mostra invece una singolare creatività nel riproporsi ogni giorno in forme nuove e tendenzialmente accattivanti”. A dichiararlo è l’onorevole di Area Popolare (Ncd-Udc) Paola Binetti, “Il Superenalotto, ad esempio aveva predisposto, in oltre 45mila punti vendita Sisal, distribuiti in tutta Italia, delle maxi-bacheche su cui era scritto: “Fai vincere la mamma”, “Mamma 6 Grande”, “TVB Mamma”, “Coccole di mamma”, “Magica Mamma”, proponendo come regalo la giocata in vista dell’estrazione del sabato. L’obiettivo – spiega Binetti – era quello di convincere piccoli e grandi a dedicare alla propria mamma un regalo unico per poter vincere premi da sogno. Sulle ricevute delle giocate era inoltre possibile inserire dei pensieri affettuosi dedicati alla mamma”. “Uno dei concessionari più conosciuti del settore, Codere, aveva inoltre pensato a nuove partnership commerciali. Le gaming hall – le più grandi sale gioco a Roma, Lecce, Caserta, Bologna – hanno promosso ‘eventi a tema’, a base di degustazioni, offerte floreali, sconti su prodotti cosmetici, massaggi viso e quant’altro. Proposte accattivanti che regalano momenti di relax in cambio di azzardo. Un filo rosso ancor più pericoloso proprio per l’innocenza dell’occasione: festeggiare la mamma” “Ci chiediamo – conclude Binetti – fino a che punto ci si possa spingere. Quale è il limite previsto anche dal Governo per dire basta? Siamo tutti in attesa nel famoso Decreto fiscale in materia di giochi, ma intanto la malattia diventa sempre più grave, più contagiosa e sempre meno curabile. Chiediamo al Parlamento, al Governo, al Presidente della Repubblica fino a quando, fino a dove l’industria del gioco potrà spingersi senza trovare una resistenza forte e concreta al dilagare di condotte che nuocciono al di là di qualsiasi possibile dubbio. E nuocciono perché si diffondono attraverso una pubblicità martellante e ingegnosa che appare sempre più invasiva e aggressiva. Proteggiamo le mamme e le famiglie dall’azzardo”.