Alcol e giovani: “Sono i ragazzi che possono fare prevenzione su quelli più giovani”
(Articolo di Antonella Mariotti tratto dal sito http://www.lastampa.it/2015/04/23/cronaca/alcol-e-giovani-sono-i-ragazzi-che-possono-fare-prevenzione-su-quelli-pi-giovani-8ARSYhYYMTzWhvD2fxrUVL/pagina.html del 23 aprile 2015)
Vedi video cliccando sul sito http://www.lastampa.it/2015/04/23/cronaca/alcol-e-giovani-sono-i-ragazzi-che-possono-fare-prevenzione-su-quelli-pi-giovani-8ARSYhYYMTzWhvD2fxrUVL/pagina.html
«La soluzione è la prevenzione, non tanto i convegni tra noi esperti. Bisogna fare parlare i ragazzi più grandi con quelli più giovani. Tra loro si ascoltano». Augusto Consoli è direttore del dipartimento patologia delle dipendenze Asl2, e ieri per «Alcohol prevention day» era tra decine di studenti di quattro medie superiori: Steiner, Gobetti, Eistein, Bodoni Paravia. Davanti a loro un video con le interviste degli studenti a ragazzi più grandi, a gestori di locali e ad alcuni operatori che a ogni manifestazione di musica sono lì con il camper, a «raccogliere» giovanissimi in coma etilico o anche solo ubriachi fradici. Un progetto durato cinque mesi e che ha dato agli studenti gli strumenti per capire, e per evitare situazioni a rischio. «Queste testimonianze – ha detto Consoli – sono l’unica vera azione di prevenzione che funziona. Far parlare tra loro i ragazzi, che spieghino i rischi dell’alcol e della dipendenza». Le scuole coinvolte sono delle Circoscrizione 6 e 7, dove sono stati accertati 463 di binge drinking, cioè quando i ragazzini bevono qualunque cosa alcolica, l’importante è ubriacarsi nel più breve tempo possibile. A questi «pochi casi per ora» dice ancora Consoli, si aggiungono però 1500 «soggetti con uso a rischio o problematico di bevande alcoliche nel corso dell’anno».
Tra gli adolescenti in base ad una rilevazione su «Adolescenti e Alcol» condotta dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool dell’ISS, dedicata ai giovanissimi delle scuole medie (13-14enni su un campione di 1.118 relativo a 10 scuole e 50 classi) sono stati approfonditi i comportamenti alcol-correlati in cinque aree metropolitane tra cui quella di Torino. I dati in sintesi: consolidano un quadro purtroppo giù noto: un terzo dei ragazzi non è mai stato bevitore, il 50%
circa del campione è composto da consumatori occasionali di bevande alcoliche e circa un quinto dei ragazzi mostra un consumo un po’ più regolare.
All’interno di questo consumo sono presenti però delle problematiche particolarmente consistenti rispetto ad alcuni comportamenti specifici, come il bere fuoripasto e le ubriacature.