In Italia cresce il numero di giovani e giovanissimi che fa abuso di alcol
(Articolo tratto dal sito http://news.paginemediche.it/it/231/la-mela-del-giorno/epatologia/detail_222689_in-italia-cresce-il-numero-di-giovani-e-giovanissimi-che-fa-abuso-di-alcol.aspx?c1=29 del 10 aprile 2015)
Allarme alcolismo in Italia. A lanciarlo è il Ministero della Salute che denuncia 8,5 milioni di casi di abuso di alcol e soprattutto tra i giovani. Impazza, infatti, la moda di feste a base di bevande alcoliche dove bere di tutto e di più.
Da qui una incapacità nel gestire l’ebbrezza che deriva da una vera e proprio ubriacatura, una ubriacatura che potrebbe seriamente compromettere il sistema immunitario e quello cardiaco. Ciò che sconcerta è che i maggiori casi di abuso si riscontrano tra i giovanissimi, cioè tra gli 11 e i 17 anni, mentre i giovani di 18-24 anni sono quelli più esposti al rito del “binge drinking”.
D’altro canto si registra anche che gli anziani compresi tra i 65 e 74 anni, farebbero un uso quotidiano delle bevande alcoliche con problemi poi di insonnia e di umore. Nella relazione del Ministero si legge che si beve soprattutto lontano dai pasti e i dati indicano che il 63,9% di italiani ha consumato nel 2013 almeno una bevanda alcolica, ossia 34,6 milioni di persone.
Sono state 14 milioni di persone a consumarlo fuori pasto, mentre bevono ogni giorno 12,3 milioni di persone. Dall’OMS poi si apprende che il consumo medio pro capite di alcol puro in Italia è di circa 6,10 litri nella popolazione al di sopra dei 15 anni.