Baleari, località turistica vieta l’alcol per strada. Britannici furiosi: fioccano le cancellazioni
(Articolo tratto dal sito http://www.quotidiano.net/vietato-alcol-baleari-1.732037 del 05 marzo 2015)
Il divieto è stato fatto per salvaguardare l’ordine pubblico messo a dura prova dai giovani inglesi ubriachi. Ma la stampa di Sua Maestà pone l’accento sul carattere ‘anti-britannico’ dell’iniziativa.
Londra, 5 marzo 2015 – Sarà un’estate difficile per i turisti britannici in vena di baldoria alle Baleari. La città di Magaluf, sull’isola di Maiorca, popolare ritrovo per adolescenti e giovani adulti del Regno Unito, ha messo al bando l’alcol consumato in strada, in un tentativo di riportare quell’ordine pubblico spesso turbato da folle di britannici in vacanza. E ora dal Regno Unito arrivano lamentele e minacce di cancellazioni.
Il divieto infatti è rivolto a tutti, ma la stampa londinese sta mettendo in queste ore in risalto il carattere “anti-britannico” dell’iniziativa, in quanto la stragrande maggioranza dei turisti a Magaluf proviene proprio dal Regno Unito. L’anno scorso la cittadina costiera fu al centro di diversi scandali, per numerosi problemi legati all’alcol e ai festeggiamenti notturni.
Il rischio era quello di vedere la reputazione della località turistica trascinata nel fango, ecco così che ora sarà assolutamente vietato bere per strada fra le 10 di sera e le 8 del mattino, restrizioni che in Spagna non hanno quasi precedenti. La polizia potrà anche confiscare qualsiasi bevanda, di fronte al dubbio che le bottiglie di acqua minerale o di bibite non alcoliche possano in realtà contenere vino, birra e liquori, come spesso accade anche nel Regno Unito e sulla metropolitana di Londra. L’anno scorso la cittadina finì anche su Internet per un video, diventato virale, di una vera e propria orgia che si tenne nel retro di un bar frequentato da gente di ogni tipo, comprese famiglie. L’ammucchiata aveva coinvolto 25 persone, gettando nello sconcerto le autorità locali, dopo che la cittadina era stata ribattezzata sulla stampa britannica “il paradiso del sesso”.