Allarme cannabis e alcol tra i giovani
(Articolo tratto dal sito http://www.lastampa.it/2015/02/16/societa/mamme/attualita/allarme-cannabis-e-alcol-tra-i-giovani-ENQXDkD6NmtjdGLLnJk7cI/pagina.html del 16 febbraio 2015)
«In questi ultimi anni – prosegue il Professor Altamura – tra i ragazzi che non hanno ancora compiuto 20 anni si registra un numero sempre più elevato di domande di aiuto per ansia e disturbi depressivi, spesso accompagnati da eccesso di alcol e droghe. Dobbiamo porre un freno a questa pericolosissima deriva e rinforzare le strategie volte a migliorare la salute ed il futuro delle giovani generazioni: questo può avvenire solo grazie ad assistenza e cure mirate»
Ad avvalorare l’allarme lanciato dalla SOPSI sono diversi studi, che certificano questa vera e propria piaga sociale. Ad esempio, da una ricerca sull’abuso di sostanze (alcol, caffè ed energy drink) che sarà presentata all’incontro internazionale e condotta su 3011 adolescenti e giovani adulti italiani di entrambi i sessi di età compresa tra i 16 ed i 24 anni, emerge che il 53,6% consuma bevande alcoliche; tra questi, l’89,6% ha avuto comportamenti di binge drinking (il binge drinking è l’ingestione di 5 o più bevande alcoliche, 4 per le donne, in un’unica occasione, almeno una volta a settimana), nel campione complessivo la percentuale di binge drinkers si attesta al 48,1%. Dunque, dal campione emerge che quasi il 90% dei giovani adulti consumatori di alcol è anche bevitore binge.
Un altro studio si sofferma poi sugli effetti dell’uso di cannabis e la loro relazione con sintomi psicotici. Lo studio rileva come, dei 116 soggetti reclutati, il 50% abbia fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita e il 22% sia attualmente consumatore. I consumatori abituali di cannabis sono più spesso maschi e disoccupati. Dalla ricerca è emerso che quanti fanno uso di cannabis provano allucinazioni visive e rallentamento del tempo, mentre la percezione di spavento è associata all’interruzione del consumo, così come l’esperienza di allucinazioni uditive è legata all’assunzione di cannabis oltre 50 volte nell’arco della propria vita. Fondamentale, dunque, il ruolo della prevenzione primaria e secondaria sugli effetti dell’uso di cannabis tra quanti sono a rischio per disturbi psicotici.
Durante il Congresso SOPSI si parlerà poi della crisi economica globale, che ha diffusamente colpito il Paese, in funzione della Salute Mentale, ma anche di stress, vulnerabilità e di capacità di resilienza dell’individuo. La resilienza è il processo o la capacità di esito positivo a seguito dell’esposizione ad eventi traumatici o estremi, capacità di riprendersi e di uscire più forti e pieni di nuove risorse dalle avversità e processo attivo di resistenza, autoriparazione e crescita in risposta alle crisi ed alle difficoltà inevitabili della vita.
A Milano sono numerosi i lavori che si dedicheranno inoltre al tema della paura e, in particolare, al suo apprendimento, basato su un sistema differente da quello dell’imparare a riconoscere persone, oggetti e situazioni. L’acquisizione della paura è implicita e dipende da una specifica struttura del cervello denominata Amigdala. La risposta di paura può essere appresa anche senza coscienza: possiamo infatti sentirci spaventati senza sapere da cosa.