Sempre più diffusi i «blackout» alcolici: dove si perde il controllo
(Articolo di Daniela Natali tratto dal sito http://www.corriere.it/salute/14_dicembre_17/blackout-alcolici-si-perde-controllo-7e433c8a-85e3-11e4-a2bf-0fba46a30b83.shtml del 13 febbraio 2015)
Ubriacarsi fino a non sapere quello che si fa: un «gioco» pericoloso già diffuso, in Gran Bretagna, tra ragazzi di 15 anni.
È tra i 15 e i 2o-22 anni che i ragazzi sperimentano le peggiori “bevute” e una delle più comuni , e pericolose, conseguenze di questa abitudine è il “blackout da alcol” in cui si perde il controllo di sé. Benché la metà dei bevitori dica di aver sperimentato questi stati di ubriachezza profonda e benché si sappia che i giovani sono i più esposti al rischio ubriacature, poche sono state finora le ricerche sul black out tra i ragazzi e i giovani adulti.
La ricerca
Ma ora uno studio su Alcoholism: Clinical & Experimental Research arriva a far chiarezza. Scopo dello studio non solo chiarire le dimensioni del fenomeno tra i giovani, ma capirne le conseguenze e quanto questo rischioso modo di bere possa “predire” un futuro da alcolista (e quindi, se possibile, a scongiurarlo). Nella ricerca, condotta in Inghilterra, si è valutata la presenza di episodi di blackout alcolici in 837 ragazze e 565 maschi , tutti bevitori, in una fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Le conseguenze delle super-sbornie
Tra le conseguenze immediate di queste “super-sbornie” i ricercatori hanno individuato, per le ragazze, il rischio di rapporti sessuali non protetti, di esporsi a situazioni in cui potevano essere stuprate o essere , in generale, incapaci di opporsi a qualsiasi tipo di violenza; per i ragazzi: la tendenza a litigare, fare a botte e avere incidenti automobilistici. Secondo i dati della ricerca (durante la quale i ragazzi venivano valutati quattro volte: a 15, 16, 18 , 19 anni), gli episodi di blackout sono risultati comuni e ripetuti. Per esempio, a 15 anni il 30% dei giovani aveva avuto episodi di questo tipo e la percentuale saliva al 74 % a 19 anni.
Le cifre dello “sballo”
Dall’analisi dei dati è in generale e merso che solo il 5,1% dei ragazzi non aveva mai avuto blackout il 29,5% aveva avuto episodi in rapido aumento con il passare degli anni; il 44,9% aveva visto aumentare la tendenza ai blackout ma solo lentamente eil 20,5% aveva dichiarato un episodio di eccessi ad ognuno dei quattro controlli.
Il fatto è , come hanno sottolineato gli autori dello studio, che molti ragazzi pensano che i blackout, i durissimi postumi di queste sbornie e l’avere comportamenti violenti sia molto divertente mentre sottovalutano del tutto i rischi del bere.
Proprio in un’età in cui farlo mette a repentaglio anche la compiuta formazione del cervello .
Chi rischia di più
Tra i 15 fattori in grado di predire la tendenza allo sballo alcolico sono emersi : l’età (prima si inizia peggio va a finire), l’appartenenza al sesso femminile, l’abitudine al fumo, l’avere un carattere impulsivo e un alto uso “sostanze” nel gruppo dei pari.