Una sedia vuota contro la violenza sulle donne
(Articolo di Giorgia Cozzolino tratto dal sito http://www.larena.it/stories/379_citta/955824_una_sedia_vuota_contro_la_violenza_sulle_donne/ del 21 novembre 2014)
In programma molti incontri, dibattiti e spettacoli per riflettere sul fenomeno e per festeggiare i dieci anni del Centro comunale antiviolenza «Petra»
Una sedia vuota davanti all’ingresso di Palazzo Barbieri apre le iniziative del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della vilenza sulle donne.
Un posto vuoto, ma occupato. È questo il simbolo di ogni donna che ha perso la vita per colpa delle azioni di un marito, un compagno o uno sconosciuto: 39 in tutto dall’inizio dell’anno in Italia, secondo il sito «Bollettino di guerra» che tiene il conto in tempo reale dei femminicidi nel Belpaese. Anche Verona ricorda quindi le donne che non ce l’hanno fatta ad uscire dallo spiraglio della violenza, sposando l’iniziativa della «sedia vuota» della Regione Veneto all’interno di un lungo programma di eventi dedicati alla Giornata internazionale per sensibilizzare prima di tutto le donne vittime di abusi ad uscire allo scoperto e farsi aiutare. Lo slogan di quest’anno è infatti «Stop al silenzio, sì alle parole» e accompagna anche i festeggiamenti per i dieci anni dell’apertura del centro antiviolenza comunale Petra.
In programma incontri e momenti di autocelebrazione per mostrare quanto Verona ha fatto e continua a fare per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, ma anche e soprattutto per aiutare le vittime a ribellarsi e a ricostruirsi una vita. grazie a una rete che collega tutti gli enti, dall’Ulss 20 al Centro Petra, e le associazioni che si occupano di donne. «Quasi ogni giorno leggiamo di episodi violenti ai danni delle donne», dice l’assessore al Sociale Anna Leso, «per questo dobbiamo continuare a promuovere l’informazione e l’attività di sostegno alle donne per dare loro il coraggio di capire i primi sintomi di violenza, non solo fisica».
IL PROGRAMMA.
Lunedì 24 novembre alle 11.30 nella sala conferenze Banca Popolare di Verona di via San Cosimo 10 «Violenza di genere: salvaguardia della genitorialità e tutela del minore»; alle 16.30 alla Gran Guardia: «Progetti di intervento e processi di cambiamento culturale. 2004-2014: dieci anni di antiviolenza a Verona». Martedì 25 dalle 9.30 nella sezione femminile del carcere di Montorio: «Sprigionare le esperienze. Uscire per entrare. Entrare per uscire»; alle 12.30 alla Società letteraria in via Scalette Rubiani 1: «Le Zero opportunità». Il 26 novembre alle 17 nella sala convegni della Gran Guardia: «Progettare un metodo integrato per affrontare la violenza domestica». Il 27 novembre, alle 21 al Camploy: «L’inferno non esiste?» due storie di Susanna Tamaro, con Laura Lattuada, regia di Matteo Tarasco. Il 29 novembre alle 10 alla Gran Guardia: il convegno «Legge sul Femminicidio ad un anno dall’entrata in vigore» promosso dalla Conferenza delle Donne Democratiche di Verona, mentre alle 15 in piazza Bra il flash mob in memoria delle donne uccise nel 2014. Alle 21 nella sala polifunzionale di Golosine, via Po, «Tutta colpa di Eva» spettacolo teatrale e il 19 dicembre alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria in Chiavica: «Ne uccide piu’ la lingua che la spada» spettacolo con esibizioni di teatro-danza e scherma.