Alcolismo addio, grazie alla Asl
(Articolo di Ilaria Prada tratto dal sito http://www.iodonna.it/attualita/vivere-meglio/2014/centro-anti-dipendenze-45-5086247028.shtml del 31 ottobre 2014)
All’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, in provincia di Crema, esiste un reparto all’avanguardia nella lotta alle dipendenze. Con una percentuale di successo dell’80 per cento (a un anno dall’uscita).
Combattere una dipendenza non è per pochi eletti. A dispetto dei costosi rehab, in Italia esiste una realtà all’avanguardia, che vanta una percentuale di successo dell’80 per cento a un anno dall’uscita.
Parliamo del reparto di alcologia e recupero delle dipendenze dell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda , in regime di rimborso Asl.
«Il 70 per cento dei nostri pazienti sono uomini, il 30 donne, ma la percentuale è in crescita. Sono soprattutto manager, donne colte, che faticano a reggere il peso delle aspettative. Mentre in passato trattavamo soprattutto alcol e tossicodipendenze, oggi è in crescita il fenomeno della ludopatia» spiega Giorgio Cerizza, primario del reparto.
Qual è la formula del successo? «Non usiamo farmaci avversativi, se non all’inizio. Il rischio è quello di sostituire una dipendenza con un’altra dipendenza (per esempio, l’eroina con il metadone)». Lo scopo è riappropriarsi dell’identità, costruendo relazioni affettive sane.
«Oltre alla terapia psicologica individuale, di gruppo e familiare, la vita comunitaria ricopre un aspetto importante: ci si occupa non solo di sé, ma anche della pulizia degli ambienti privati e comuni, si cucina, si discute di come spendere la cassa comune». E si fa sport con un allenatore d’eccezione, il mister Emiliano Mondonico. «Donne e uomini giocano insieme perché la squadra riproduce la società» conclude Cerizza. «Fare goal è una metafora della meta da raggiungere, ci sono regole da rispettare e la squadra avversaria non è un nemico: rappresenta le difficoltà da superare».