Si gioca i soldi delle vacanze nelle slot machines e ruba in spiaggia per “ripianare”: arrestato
(Articolo tratto dal sito http://www.cesenatoday.it/cronaca/giocatore-azzardo-ruba-spiaggia-arrestato-cesenatico.html del 26 agosto 2014)
Rovinato dal gioco d’azzardo si riduce a rubacchiare qua e là per ripianare i conti famigliari dissanguati dalle perdite alle slot machines. E’ finita con un arresto la parabola di un quarantenne lombardo, padre di famiglia, quadro in un’azienda come lavoro. Una persona insospettabile che si trovava in Riviera a trascorrere un periodo di vacanze con la famiglia, moglie e due figli piccoli.
L’uomo è stato sorpreso intorno alle 15 di lunedì a rubare un marsupio sotto un ombrellone del bagno Tahiti di Cesenatico dalla stessa titolare dello stabilimento balneare, che lo ha seguito, incrociando la pattuglia del posto di polizia estivo di Cesenatico che, assieme ad un’altra pattuglia di servizio della squadra mobile, si è subito lanciata all’inseguimento del soggetto. Il quarantenne si allontanava con passo spedito ma senza correre in costume da bagno e ciabatte, come un normale turista.
Una volta bloccato, il ladro si è lanciato in un improbabile tentativo di fuga a piedi nudi. Tuttavia alle costole aveva un poliziotto delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia, che lo ha placcato dopo alcune centinaia di metri. L’inseguimento è avvenuto in via Zara ed è scattato l’arresto in flagranza per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Una volta portato al posto di polizia sono emersi i retroscena di questa vicenda: il lombardo risultava incensurato. Davanti allo sbigottimento della moglie, ha spiegato il suo vizietto “segreto” per il gioco d’azzardo, in particolare le maledette macchinette slot machines che tanti danni stanno provocando nella società con l’aumento esponenziale delle ludopatie. A quanto sembra, quindi, il quarantenne si è era giocato ben 700 euro il giorno prima, “sparandosi” così i soldi delle vacanze.
E’ probabile che non si tratti del primo furto del soggetto: l’uomo aveva con sé una carta di credito non sua, probabilmente ottenuta con un precedente furto (è stato denunciato per ricettazione per quest’ultima refurtiva). Il marsupio, contenente poche decine di euro, invece, è stato restituito al legittimo proprietario. L’uomo è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima, che si è concluso nella mattinata di maredì con un patteggiamento di dieci mesi e la remissione in libertà.