Game over- la dipendenza dal gioco non è un gioco, petizione di Primoconsumo
(Articolo tratto dal sito http://www.helpconsumatori.it/salute/game-over-la-dipendenza-dal-gioco-non-e-un-gioco-petizione-di-primoconsumo/84427 del 28 luglio 2014)
“Game over- la dipendenza dal gioco non è un gioco”. E’ questo il nome del progetto promosso da Primoconsumo per offrire supporto alle persone affette da ludopatia. Il gioco d’azzardo oggi rappresenta una realtà problematica che sta coinvolgendo persone di ogni estrazione sociale, età, sesso e provenienza. A farne le spese sono soprattutto pensionati e giovani. Circa un terzo delle giocate viene effettuato da minorenni, anche se in Italia la legge vieta ai minori il gioco con vincite in denaro. Si stima infatti che nell’anno 2012 il 12% dei ragazzi abbia giocato on line e il 27% non online, che il 25,2% dei ragazzi abbia sentito l’esigenza di giocare e che il 46% abbia giocato tutti i soldi a disposizione (Eurispes e Telefono Azzurro, “Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza 2012”).
Nell’ambito del progetto, l’associazione ha lanciato una petizione rivolta alle forze politiche nella quale si chiede di:
- Vietare i messaggi pubblicitari (così come avviene per il tabacco) concernenti il gioco con vincite in denaro
- Disporre il divieto di vendite promiscue di gioco (ad es. gratta e vinci) in locali non dedicati esclusivamente al gioco (es. supermercati, autogrill, etc.).
- Promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sui rischi e i pericoli derivanti dal gioco d’azzardo a partire dai contesti scolastici e di aggregazione giovanile (centri culturali, sportivi, etc) con una quota parte del prelievo fiscale già in essere quale tassa di scopo per la sovvenzione della “pubblicità progresso”.
- Destinare parte del prelievo fiscale derivante dai luoghi fisici di gioco (no internet) al finanziamento degli enti locali che oggi subiscono fortemente l’impatto fisico e sociale del gioco.
- Sanzionare (manca sanzione nel decreto Balduzzi) chi consente giochi d’azzardo attraverso internet in locali pubblici attraverso l’installazione di pc o apparecchi idonei allo scopo.
- Promuovere l’adozione di un unico registro nazionale delle persone che chiedono l’autoesclusione dai siti di gioco uniformando la disciplina per tutti i concessionari