LIBRI: Maria Rossi racconta come ha sconfitto la dipendenza
(Articolo di Agostino Borio tratto dal sito http://www.valledaostaglocal.it/2014/07/03/leggi-notizia/argomenti/cultura-2/articolo/libri-maria-rossi-racconta-in-cittadella-come-ha-sconfitto-la-dipendenza.html del 03 luglio 2014)
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’Azienda USL Valle d’Aosta nell’ambito dei programmi di prevenzione dalle dipendenze e, più in generale, di promozione della salute. Giovedì 3 luglio ore 21 alla Cittadella dei Giovani di Aosta
«Se non hai sigarette e non le vendono e raccogli da un posacenere comune una cicca (di un signore magari pulito e vestito bene) sei un nicotina-dipendente. Se al cinema hai la sensazione che ti cadano le orecchie, ti chini e le cerchi poi prendi un calmante e le trovi, sei un psicofarmaco-dipendente. Se entri in un bar e il barista ti chiama per nome e tu non sei mai stato in quel bar… sei alcolizzato!!! Io sono stata dipendente da: nicotina, psicofarmaci e alcool. L’unica dipendente che non ha mai preso un soldo! Se il tuo psichiatra ti accompagna in una clinica e ci stai un mese: o esci pazza o sei guarita!». E’ un brano tratto dallo spettacolo “Hai da spegnere?” della cabarettista pugliese Maria Rossi che l’artista di Zelig presenterà giovedì 3 luglio alle 21 (ingresso gratuito) alla Cittadella dei Giovani di Aosta.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata dall’Azienda USL Valle d’Aosta nell’ambito dei programmi di prevenzione dalle dipendenze e, più in generale, di promozione della salute. Maria Rossi racconta tratti drammatici e comici della dipendenza da alcool e psicofarmaci, strappando un sorriso alla platea, non senza istanti di profonda riflessione. La medesima riflessione che l’ha portata a prendere coscienza del suo dramma e a liberarsene in maniera definitiva per tornare a splendere sul palcoscenico. La genialità dello spettacolo di Maria Rossi consiste proprio nel riuscire a raccontare, divertendo il pubblico, un dramma quotidiano comune a molte persone, comunicando un messaggio di speranza e di liberazione dalle dipendenze, suscitando quello spirito comico che solo pochi artisti riescono a trasmettere alle platee.
Come dice Maria Rossi appena entra in scena: «Questo non è uno spettacolo, è una confessione». E proprio di questo si tratta. Maria racconta la sua esperienza più drammatica, l’alcolismo e la dipendenza dagli psicofarmaci, la sua presa di coscienza e la disintossicazione. Ma la assoluta particolarità di “Hai da spegnere?” sta proprio nel fatto che sceglie quello che è il suo linguaggio: la comicità. E la sfida, vinta, di raccontare un momento così difficile regalando una serata di puro divertimento (certo, con qualche momento serio e intenso), è la dimostrazione che anche una cosa così importante si può vivere e far vivere allo spettatore, con assoluto divertimento. Dal suo ricovero in clinica, ai ricordi della sua vita da alcolista, dai personaggi che nel centro di disintossicazione la circondano, a volte proprio fisicamente, alla nipotina che così importante si rivela nel suo percorso di ritorno alla vita.
Tutto è raccontato con una leggerezza che non è superficialità, un divertimento che non è insensibilità. Lo spettacolo è anche la storia di una grande vittoria personale, il riprendersi la propria vita appunto, e un modo per rappresentare un problema che in Italia non è tenuto nella giusta considerazione. Ma soprattutto si tratta di uno spettacolo comico che lascia dentro gioia, risate, commozione, ammirazione.
“Hai da Spegnere?”, che ha debuttato nel novembre 2012 ed è stato presentato nei maggiori teatri italiani, porta la firma dei testi della stessa Maria Rossi, di Lucio Wilson e di Giancarlo Bozzo il quale ne ha curato anche la regia. La distribuzione dello spettacolo è curata da Bananas e le musiche inedite sono composte da Alessandro Di Maio.
Al termine dello spettacolo Maria Rossi incontrerà il pubblico nel corso di una chiacchierata libera e informale, com’è nel suo stile.