Binge Drinking: bere fino a ubriacarsi
(Articolo di Ester Miranda tratto dal sito http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=9026 del 17 aprile 2014)
Di alcol si muore: sono circa 25.000 le persone che ogni anno muoiono per problematiche connesse all’alcol.
Con l’espressione “binge drinking” si fa riferimento al bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi: la persona ingerisce volutamente quantità ripetute di alcol in misura maggiore rispetto alle sue capacità psicologiche e fisiologiche e al contesto nel quale si trova.
Il consumo è almeno di 5-6 bicchieri, molte volte in modo quasi consecutivo e rapido, ovvero senza sorseggiare, ma trangugiando l’alcol tutto d’un fiato. Il soggetto in definitiva ingerisce una quantità di alcol molto al di sopra delle proprie caratteristiche di tolleranza senza sentire e riconoscere i propri limiti. Gli episodi di binge drinking sono quindi contraddistinti da: eccessivo consumo di alcol; assunzione di alcol troppo rapidamente; bere fino a sentirsi male e ad ubriacarsi; bere in compagnia e/o rispetto ad un qualche evento. I più coinvolti in tale fenomeno sono gli adolescenti, prevalentemente maschi.
Alla domanda riguardante le motivazioni che spingono gli adolescenti a un comportamento del genere, possiamo trovare innumerevoli risposte: la ricerca dello sballo e del divertimento a tutti i costi, il desiderio di sperimentare i propri limiti, di provare emozioni forti, l’impulso a trasgredire le regole. Le conseguenze fisiche e psicologiche di tale comportamento sono disastrose: il binge drinking può portare alla dipendenza da alcol e a concomitanti quadri psicopatologici (depressione, disturbi del sonno e disturbi sessuali). Possono presentarsi anche problemi di performance cognitive, come problemi di concentrazione, apprendimento e memoria, con pericolosi sbandamenti dell’attenzione e vuoti mnemonici non solo nelle attività scolastiche o lavorative, ma anche nelle attività semplici e normali di tutti i giorni.
Come sottolineato sopra, una delle caratteristiche peculiari del binge drinking, è quella di bere in compagnia dei pari, magari in concomitanza a qualche evento. Diverso è, invece, l’alcolismo consumato in solitudine che ha alla base problemi personali. Differentemente dal bevitore solitario, infatti, gli adolescenti che bevono in gruppo, lo fanno spinti principalmente da due meccanismi psicologici: l’atteggiamento positivo dei giovani verso l’alcol, convinti di star meglio dopo aver bevuto, e la pressione sociale, ovvero “bevo perché lo fanno tutti i miei amici altrimenti sono uno sfigato”.
La situazione muta di segno quando per qualcuno il bere non si configura come rito collettivo ma assume un carattere solitario e non si avvale della compagnia e della partecipazione del gruppo dei pari. In tal caso il bere compulsivo non assume una funzione sociale, ovvero per sentirsi simili ai coetanei, per vincere la timidezza o per sentire un maggiore senso di adeguatezza nel gruppo ma risponde a dei meccanismi psicologici diversi. Sembrerebbe, infatti, che gli adolescenti che tendono a bere da soli lo fanno quando sono in situazioni spiacevoli, suggerendo che il consumo massiccio di alcol abbia una funzione di automedicamento, cioè sia una sorta di strategia che loro mettono in atto per gestire sentimenti negativi e momenti difficili.
L’abuso di alcol accorcia la vita! Un forte bevitore infatti dimostra di avere un’età maggiore di quella reale oltre ad avere un maggiore rischio di ammalarsi di cancro e ovviamente di tutte le patologie specifiche causate dall’abuso di alcol. Ecco perché l’Istituto Superiore di Sanità ha messo a disposizione il numero verde 800 63 2000. Tale numero è a disposizione gratuitamente per tutti coloro che desiderano avere informazioni sull’uso e abuso di alcol e per tutti gli utenti che hanno bisogno di aiuto in quanto alcolisti.
Il servizio è un utile strumento informativo principalmente per i giovani, le famiglie e le istituzioni che si interessano di promozione e sensibilizzazione nei confronti dei problemi legati all’alcolismo e dei problemi di salute ad esso connessi.