Gioco d’azzardo, eccessivo divertimento o patologia?
Il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (GAP) si presenta particolarmente sfuggente e di difficile classificazione.
Quindi l’elaborazione di un contributo che abbia come tematica la ricerca empirica nel gioco d’azzardo non può che discutere degli aspetti problematici ancora irrisolti e denunciarne i limiti. Punti centrali del disturbo da gioco d’azzardo sono il discontrollo e l’impulsività nel soggetto dipendente.
I criteri per identificare la patologia sono:
- Presenza di episodi di gioco d’azzardo, due o più in un anno
- Episodi prolungati, nonostante la sofferenza personale
- Necessità di giocare e incapacità di smettere con uno sforzo di volontà
- Soggetto spesso alle prese con idee o immagini connesse al gioco
Questi criteri segnalano aspetti sia di antisocialità, di psicopatia e di ossessività, oltre che ansia, depressione ecc.
Uno dei fattori di rischio più importanti, risulterebbe l’alessitimia, i soggetti con ridotte capacità di utilizzare le loro emozioni e i loro pensieri nel guidare i loro comportamenti, potrebbero far ricorso al gioco per risolvere i loro problemi economici e finanziari.
Inoltre viene evidenziata la maggiore probabilità che un soggetto diventi giocatore patologico, in relazione al precoce inizio con il gioco. Gli ultimi studi infatti dimostrano, come la maggior parte dei giocatori patologici maschi, abbia iniziato a giocare prima dei 20 anni, mentre l’aver giocato d’azzardo prima dei 15 anni, sembrerebbe predisporre la predisposizione al gioco d’azzardo patologico. Infine altri studi hanno dimostrato la presenza di maltrattamenti infantili nella storia dei soggetti, oggi dipendenti dal gioco d’azzardo, soprattutto di sesso femminile.
Il trauma, sia emotivo che fisico o sessuale è associato ad una più alta frequenza di tentativi di suicidio, di dipendenza da alcool o farmaci e infine una forte predisposizione al gioco con una crescente gravità dei problemi a esso connessi.
Le diverse forme di gioco, variano in funzione delle caratteristiche socio demografiche?
Gli scommettitori alle corse di cavalli sono prevalentemente maschi e mediamente anziani con associati disturbi di memoria o difficoltà nel controllare il proprio comportamento.
I giocatori di scommesse sportive invece, risulterebbero ragazzi più giovani con conseguenti disturbi anche di alcool. Sono invece prevalentemente donne piuttosto anziane giocatrici di slot machine, esse iniziano a giocare in età avanzata con forti rischi di problemi economici.