«Li porto dal centro alla disco, ne vedo di tutti i colori»
(Articolo di Ilaria Nor tratto dal sito www.larena.it del 18 marzo 2014)
«Spesso il servizio è ordinato dai genitori, almeno sono al sicuro»
Testimone della movida notturna dei giovanissimi è Daniel, autista autorizzato che a bordo del suo pulmino con la scritta «noleggio con conducente», nei weekend fa la spola tra i bar del centro per accompagnare i ragazzi in discoteca. O a casa. Anche sabato sera era in piazza Viviani in attesa del «carico» da portare all’Alterego: otto sedicenni evidentemente alticci che è comunque riuscito a caricare e trasportare senza conseguenze. Cosa che non sempre accade. «Ne vediamo di tutti i colori. Ma siamo attrezzati. Diamo sacchetti da tenere in mano a chi vediamo essere un po’ bevuto o se c’è il rischio che si senta poco bene. Lo facciamo sedere davanti: finestrino aperto e aria in fronte anche in inverno», racconta l’autista, che il più delle volte, per il servizio di trasporto per i minorenni viene reclutato dagli stessi genitori, che pianificano così gli spostamenti dei figli. «Almeno ‘sti ragazzini lasciano i motorini fermi. Il bus, invece, mi raccontano che non vogliono prenderlo perché non fa tendenza», dice. Le tariffe, del resto, sono alla portata: 80 euro per il trasporto dell’intera serata, che può prevedere anche più tappe, da dividere con i compagni di viaggio e che, a conti fatti, si assestano sui 5 euro scarsi a corsa. In tre anni, da quando Daniel ha iniziato a fare questo mestiere, sono molti gli aneddoti da raccontare. «Una volta mi sono rifiutato di far salire una ragazza da quanto era brilla. In accordo con gli amici che erano con lei, ho preferito far passare un po’ di tempo prima di affrontare il rientro in auto». Un’altra volta, carico di giovani tra le curve delle Torricelle, è stato fermato dalla Finanza. «Stavano facendo i controlli antidroga e sotto un sedile hanno trovato qualcosa che non ci sarebbe dovuto essere: un pezzettino di carta con dentro una sostanza, sinceramente non so quale», racconta Daniel. Il brivido è durato poco, però. I finanzieri hanno individuato quale dei giovani era seduto in quel posto e lui ha confessato subito. Sostanze tra questi giovani penso che ne girino parecchie: non le vedo, ma me ne accorgo dal loro stato. Però che fare? Se non ci pensano i genitori… Il mio compito è riaccompagnare a casa i ragazzi in piena sicurezza».