Alcol e droghe tra i giovani adolescenti
(Articolo tratto dal sito http://www.vitadidonna.org/salute/11018-droga-i-giovani-e-il-consumo-di-eroina-i-dati-sugli-adolescenti.html del 18 marzo 2014)
Dati preoccupanti sul consumo di droghe da parte dei giovani adolescenti. Aumenta il numero di consumatori che fanno uso di eroina. I dati dello studio relativo a 45 mila studenti. E’ stato reso pubblico il 15esimo studio sulla popolazione studentesca, realizzato dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, che ha interessato una popolazione di 45 mila studenti delle scuole medie superiori in 516 istituti scolastici di tutta la penisola.
Emerge dallo studio di quest’anno una tendenza generale alla stabilizzazione del numero di studenti consumatori, per tutte le sostanze, con alcuni incrementi.
Sabrina Molinaro, responsabile per l’Ifc – Cnr dello studio, ha spiegato che i dati parlano di un incremento nel numero di consumatori di cannabis che hanno dichiarato di averne fatto uso una sola volta e che sono passati dal 27,5% al 28,1%, dato che seppur lontanissimo dal 42% della Repubblica Ceca e dal 39% della Francia, ci colloca cinque punti sopra la media europea.
Un altro dato è che i maschi sono più coinvolti delle femmine con un 27% contro il 17%, e l’età media del primo contatto con la cannabis è ora intorno ai 15 anni.
Per quanto riguarda invece le droghe cosiddette pesanti, mentre per la cocaina c’è una sostanziale stabilità rispetto al numero di consumatori dell’anno passato, al contrario per l’eroina, sostanza il cui consumo sembrava essere costantemente in calo, essa ha avuto un incremento dello 0,1%, valore che, in ogni maniera, andrà monitorato attentamente per verificare che non ci si trovi di fronte all’inizio di una inversione di tendenza.
Ci sono poi le cosiddette sostanze allucinogene come LSD o le varie amfetamine e/o i funghi allucinogeni, delle quali ha ammesso di averne fatto uso il 2,5% degli studenti, mentre aumenta l’uso di sostanze stimolanti come l’ectasy, con un picco di consumatori fra i diciannovenni e, come costantemente accade per tutte le droghe, con una prevalenza di maschi.
C’è poi in forte aumento nel consumo delle cosiddette bevande energetiche, che interessa circa il 41% degli studenti intervistati, e che come osserva Sabrina Molinaro “queste bevande, nonostante siano analcoliche, contengono sostanze stimolanti che spesso si abbinano all’abuso di alcol”.
La cosa sorprendente è che al sottoscritto, negli ultimi tre mesi durante vari viaggi in autostrada, sono state offerte per ben cinque volte, queste bevande in omaggio.
C’è infine il discorso dell’alcool in cui ciò che sembra preoccupare non è tanto l’alto consumo che se ne faccia nel nostro Paese, quanto della famigerata tendenza al divertirsi, nel quale i giovani assumono 5 o più diverse bevande alcoliche fino a sentirsi “brilli”, perdendo il proprio controllo.
Vorrei fare un’annotazione personale, quella che risulta sempre strano, anzi molto strano, la sottovalutazione del fenomeno dell’alcolismo, non solo tra i giovani ma nella nostra intera società.
E’ un fenomeno di cui si parla poco, ho l’impressione che si tenda sottovalutarlo, mentre l’alcolismo è una delle peggiori piaghe della nostra società che provoca ogni anno, secondo alcuni studi, 30 mila morti per cause direttamente connesse al suo consumo, ed altrettanti come morti indiretti (guida in stato di ebbrezza, suicidi, omicidi), e coinvolge circa 5 milioni di italiani che abusano di alcolici di cui 1 milione sono alcolisti.
Inoltre nel 35% degli incidenti stradali, cosi come in più del 50% degli omicidi e nel 20% degli incidenti sul lavoro, compare come concausa l’alcol.
I dati complessivi che riguardano l’abuso di alcool sono terrificanti e, probabilmente, l’alcolismo uccide decine e decine di volte di più di quanto uccida il consumo di eroina.
Chi assume alcool in grande quantità ha quasi sempre una dipendenza fisica e psichica che spinge ad aumentarne il consumo per ottenere sempre lo stesso effetto.
L’alcoolismo ha conseguenze pesantissime sia sul piano sociale che in quello familiare, ma anche affetti fisici come la cirrosi epatica e le malattie cardiocircolatorie.
Sabrina Molinaro nel concludere la presentazione di questi dati, che va ricordato interessano i ragazzi delle scuole medie superiori, ha sottolineato l’importanza di questa ricerca che avviene attraverso questionari anonimi e che si svolge con cadenza annuale ormai dal 1999, e che dovrebbe servire, secondo la ricercatrice, ad individuare “quelle aree cui destinare interventi di prevenzione adeguati alle problematiche giovanili”.