Regione Veneto: al rush finale la legge sul gioco d’azzardo
In commissione anche due diverse proposte di legge per il contrasto al gioco patologico
La Regione Veneto è praticamente pronta a licenziare una legge sul gioco d’azzardo. Pd e Lega Nord hanno unificato le proposte di legge già depositate. “Il testo è ormai pronto ed è aperto ai contributi delle altre forze politiche che in tema di videogiochi e ludopatie hanno presentato altre proposte”: così Claudio Sinigaglia, vicepresidente della commissione Sanità e primo firmatario della proposta di legge 283 del Pd presentata nella primavera del 2012. Il testo è la sintesi tra questa proposta e il progetto di legge 354 del maggio scorso, presentato dai consiglieri regionali leghisti (primo firmatario Cristiano Corazzari). La commissione Igiene, sanità, sicurezza sociale ha poi iniziato l’esame di due diverse proposte di legge per il contrasto al gioco patologico (GAP): la prima è stata presentata dal consigliere dell’Udc Stefano Peraro e si intitola “Misure per la prevenzione della ludopatia conseguente a gioco compulsivo”; la seconda dei consiglieri Leonardo Padrin, Davide Bendinelli, Mauro Mainardi e Remo Sernagiotto reca “Modifiche all’articolo 9 della legge regionale 14 settembre 1994, n. 56 ‘Norme e principi per il riordino del servizio sanitario regionale in attuazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 ‘Riordino della disciplina in materia sanitaria’, così come modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517’”.Questi interventi sanciscono nuove regole per gli esercizi che già ospitano le slot in termini di installazione, che di incentivi. Ma i firmatari di questa seconda proposta in tema di slot hanno anche avanzato l’ipotesi di togliere le slot da bar e tabaccherie, e consentirne l’istallazione solo in locali dedicati. La ratio hanno spiegato i proponenti è “proprio quella di eliminare la tentazione ossia le macchinette dai locali pubblici, in modo che soggetti deboli non rischino più di perdere lo stipendio o la pensione entrando semplicemente negli esercizi per bere un caffè. Una ‘disintossicazione’ – hanno concluso – per coloro che non riescono a resistere all’impulso di giocare continuamente a macchinette e ‘slot machine’”.