«Madri contro la violenza» al Teatro Camploy
(Articolo tratto dal sito www.larena.it del 22 novembre 2013)
Esterni del Teatro Camploy
VERONA. In occasione della «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne» la presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità, Antonia Pavesi, ha comunicato le iniziative relative al progetto “Madri contro la violenza” in calendario per lunedì 25 novembre al Teatro Camploy di Verona. “Madri contro la violenza” nasce in collaborazione con “Telefono Rosa” e con l’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Verona, con il sostegno della Banca Popolare di Verona e della Fondazione Cattolica. Il progetto prevede una maratona di eventi allo scopo di denunciare e divulgare la drammatica situazione della violenza di genere in Italia, come spiega una nota. Oltre alla presenza di esperti, sono previste iniziative – dal cinema al teatro, dai reading a videoinstallazioni – e verranno coinvolte anche le scuole nella convinzione che sui giovanissimi occorre puntare per operare quel cambiamento educativo, sociale e culturale necessario. Il via è alle 16 con la proiezione della docu-fiction di Nerina Fiumanò “Una su tre” che – attraverso i personaggi interpretati da Angela Finocchiaro, Debora Villa, Ottavia Piccolo e Marina Rocco – narra storie di violenza domestica e quotidiana. Seguirà alle 17.15 la tavola rotonda “Non so quello che ho fatto: dove nasce la violenza” cui parteciperanno: lo psicanalista e autore di saggi Luigi Zoja, il Vice Questore e capo della Squadra mobile di Verona Roberto Della Rocca, lo psicologo Massimo Mery e Nerina Fiumanò. Alle 19 si terrà la presentazione della videoinstallazione “Svaw! 2/013” – a cura di Giancarlo Beltrame – prodotta con immagini provenienti da tutto il mondo realizzate con smartphone e tablet. Seguirà la lettura drammatizzata “Finché morte non ci separi” di Francesco Olivieri, con Isabella Dilavello e Margherita Sciarretta, storia di due donne uccise dai rispettivi compagni che verrà letta, in contemporanea, in 21 teatri italiani. La Maratona si chiuderà alle 21.15 con lo spettacolo teatrale “Ni una más” di Mia Parissi – protagonista l’attrice veronese Giovanna Scardoni – in cui si affronta il tema delle responsabilità collettive e sociali della violenza. Un’attenzione particolare verrà riservata all’arte, con la realizzazione dell’installazione “Anime” di Iaia Zanella e la presentazione del video “Francesca’s Hell” di Giancarlo Beltrame. Una mirata selezione di video artistici, tratti dalla collezione “Videoinsight” di Rebecca Russo, accompagnerà la maratona. In Società Letteraria alle 18 si terrà inoltre la conferenza “La donna violata e ferita nel mondo islamico. Dalla cosiddetta primavera araba ad oggi. Le sponde del mediterraneo a confronto”, con Valentina Colombo, docente di Geopolitica del Mondo islamico all’Università europea di Roma e Sara Gini, presidente di “Telefono Rosa” Verona. Infine il 12 dicembre, alle 9.30 al Teatro Camploy, l’appuntamento per le scuole superiori intitolato “Mai più violenza sulle donne. I diritti delle donne in Guatemala” a cura di “Amnesty International”, con l’intervento di Norma Cruz, fondatrice dell’organizzazione per i diritti delle donne “Fondazione delle sopravvissute”. Seguirà lo spettacolo teatrale “Woman, no cry”, con testi personalizzati dai ragazzi del liceo Rosmini di Rovereto che hanno partecipato al laboratorio teatrale tenuto dal regista Michele Comite.