Giornata mondiale contro l’osteoporosi. Sabato «H-open day» al Fracastoro
(Articolo tratto dal sito www.larena.it )
16 ottobre 2013
San Bonifacio: esterni dell’Ospedale Fracastoro
SAN BONIFACIO. Torna per il quarto anno consecutivo, in occasione della Giornata mondiale contro l’osteoporosi del 20 ottobre, l’H-open day organizzato dall’osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) insieme a oltre 70 ospedali premiati con i Bollini Rosa, impegnati a sensibilizzare le italiane nei confronti di una malattia che si previene e si risolve, non solo grazie a un sano stile di vita e a una dieta corretta, ma anche grazie a un’adeguata informazione. L’iniziativa, realizzata grazie al contributo di Amgen, prevede negli ospedali aderenti convegni, consulenze mediche ed esami gratuiti per sensibilizzare la popolazione a questa patologia. Sabato 19 ottobre, alla sala conferenze dell’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio dalle 8.30 alle 14, è organizzata una serie di open day comprendenti l’incontro con il medico specialista dell’osteoporosi (Vania Braga), un allestimento info-point con distribuzione di materiale informativo sui fattori di rischio e sulla prevenzione della malattia, e un questionario sul dolore. Verrà inoltre offerta la possibilità di sottoporsi a un esame di screening gratuito per la popolazione femminile con più di 60 anni che sarà eseguito utilizzando un densitometro ad ultrasuoni, e valutazione del rischio di frattura. L’osteoporosi è una patologia diffusa in tutto il mondo. Soltanto nel nostro Paese si conta che siano 5 milioni i soggetti colpiti e, sommati a questi, bisogna tener conto di tutti coloro che ne soffrono senza esserne a conoscenza. Secondo il 60% delle donne italiane l’osteoporosi è una conseguenza ineluttabile dell’età che avanza, senza prendere in considerazione che invece dipende dal proprio stile di vita e in particolare da dieta e attività fisica. Solo il 50% conosce il ruolo fondamentale della vitamina D per la salute delle ossa e sa che l’esposizione al sole ne stimola la produzione. Per l’importanza del calcio, 9 donne su 10 sanno che si trova nel latte e nei suoi derivati. Ma il dato più allarmante è che non esiste alcuna consapevolezza riguardo alla possibilità di svolgere una corretta prevenzione della malattia. Sulla base di questi dati deriva l’esigenza di informare adeguatamente la popolazione sui rischi e sulla prevenzione di questa patologia.