Azzardo batte alcol tra i giovani – È la “droga” del tempo di crisi
Articolo tratto dal sito http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/azzardo-batte-alcol-tra-i-giovani-e-la-droga-del-tempo-di-crisi_1027702_11/ )
13 ottobre 2013
Varese – «Il gioco d’azzardo tra i minorenni è più diffuso del consumo di alcol». L’annuncio choc è arrivato ieri, nel corso del convegno “Giovani protagonisti… perché?” organizzato dall’associazione Amico onlus.
È stata Silvia Testi, psicologa esperta di disagio giovanile e membro della rete “Vinciamoilgioco”, a lanciare l’allarme: «In Italia la piaga del gioco d’azzardo tra i giovani è diffusa dalla Campania in giù, la Lombardia è l’unica regione al nord in cui il gioco è diffuso come al Sud, con la differenza che i soggetti patologici minori sono in numero maggiore».
Nello specifico, secondo un’indagine di Espad (european school survey project on alcohol and other drugs), i giovani giocatori italiani, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, sono il 45%.
I patologici sono il 12%, ma in Lombardia la percentuale sale al 18%.
Come spiegare questo fenomeno? «Nel sud il gioco è storicamente diffuso, tanto che i giovani nascono con questa “cultura” – dice Testi – Nel nord, invece, non c’è lo stesso contesto e i giovani che iniziano a giocare hanno meno competenze per “difendersi”. Non riescono quindi a smettere e trasformano il gioco in una patologia».
Quando si pensa ai giovani giocatori d’azzardo non li si deve immaginare al bar, in piedi dietro alle macchinette del videoslot. Non aspettano che suoni la campanella della scuola per fiondarsi in una ricevitoria e scommettere compilando le schedine. «Giocano tranquillamente utilizzando il cellulare, quindi ovunque e in ogni momento – continua la psicologa – Di solito i ragazzi fanno scommesse sul calcio, in cui si illudono di poter vincere perché conoscono benissimo tutti i giocatori. Credono che ci voglia una certa abilità e giocano anche per mettersi alla prova o per sfidare i compagni».