L’Abc della legge sul femminicidio
(Articolo di Nicoletta Cottone 11 ottobre 2013 tratto dal sito http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-11/femminicidio-182045.shtml?uuid=AbAwN6sI )
Nuove aggravanti e nuove misure a tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica. Il decreto sul femminicidio, diventato legge con il voto del Senato, non punta solo alla repressione, ma prevede anche risorse per finanziare un piano d’azione antiviolenza, una rete di case-rifugio e l’estensione del gratuito patrocinio. Ma non solo. Nel provvedimento ci sono, fra le altre, norme sulla vigilanza di obiettivi sensibili, sull’arresto in flagranza differita per manifestazioni sportive e rapine, per la frode informatica con sostituzione di identità digitale.
Allontanamento urgente da casa
Al di fuori dell’arresto obbligatorio, la Polizia giudiziaria se autorizzata dal Pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze) può applicare la misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Ammonimento in caso di “reati sentinella”
Il questore in presenza di percosse o lesioni (considerati ‘reati sentinella’) può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Si estende, dunque, alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L’ammonito deve essere informato dal questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio. Arresto obbligatorio anche per stalking e maltrattamenti in famiglia In caso di flagranza, l’arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.
Braccialetto elettronico e intercettazioni
Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà anche possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.
Case rifugio
Finanziamenti in arrivo anche per i centri antiviolenza e le case-rifugio. Nel 2013 ci sono 10 milioni di euro, 7 nel 2014 e altri 10 all’anno a partire dal 2015.
Gratuito patrocinio
A prescindere dal reddito, le vittime di stalking, maltrattamenti in famiglia e mutilazioni genitali femminili potranno essere ammesse al gratuito patrocinio.
Obblighi di informazione
A tutela della persona offesa scattano in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell’imputato in reati di violenza alla persona.
Permesso di soggiorno per le immigrate
In analogia a quanto già accade in attuazione di direttive europee per le vittime di tratta, il permesso di soggiorno potrà essere rilasciato anche alle donne straniere che subiscono violenza, lesioni, percosse, maltrattamenti in ambito domestico. Sarà sempre però necessario un parere dell’autorità giudiziaria. I maltrattanti (anche in caso di condanna non definitiva) potranno essere espulsi.
Piano antiviolenza
Sul tavolo 10 milioni di euro per azioni di prevenzione, educazione e formazione. Il Piano, elaborato dal ministro per le Pari opportunità, dovrà tra l’altro promuovere il recupero dei maltrattanti e sensibilizzare i media ad adottare codici di autoregolamentazione per una informazione che rispetti le donne. Ogni anno sarà presentata una relazione in Parlamento.
Processi e indagini preliminari più rapide
Nella trattazione dei processi priorità assoluta ai reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale, atti sessuali con minori, corruzione di minori e violenza sessuale di gruppo. Si accelerano anche le indagini preliminari, che non potranno mai superare la durata di un anno per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia.
Querela a doppio binario
Il dilemma revocabilità/irrevocabilità della querela nel reato di stalking è sciolto fissando una soglia di rischio: se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all’autorità giudiziaria, e ciò al fine di garantire e non comprimere la libera determinazione e consapevolezza della vittima.
Relazione affettiva, nuovo parametro per le aggravanti
È il nuovo parametro su cui tarare aggravanti e misure di prevenzione. Rilevante sotto il profilo penale è da ora in poi la relazione tra due persone, a prescindere da convivenza o vincolo matrimoniale (attuale o pregresso).
Violenza assistita, la nuova aggravante
Il codice si arricchisce di una nuova aggravante comune applicabile al maltrattamento in famiglia e a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte. Quanto all’aggravante per lo stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che vi sia separazione legale o divorzio. Aggravanti specifiche, inoltre, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva.
di Nicoletta Cottone – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/CJsrY