In cinque anni scoperte 280 nuove droghe
24 settembre 2013
PREVENZIONE. Il nuovo piano nazionale.
Serpelloni: «Italia in prima linea nella lotta alle sostanze sintetiche».
Dal 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce per le droghe del Dipartimento per le Politiche Anti Droga ha scoperto circa 280 nuove sostanze. Hanno nomi di fantasia tipo «Spice», o termini botanici per sembrare naturali e quindi non pericolose. Ma alcune di queste sono già famose, come la Ketamina, tristemente nota nei rapporti degli esperti di tossicodipendenze. Sono le nuove droghe, o droghe furbe, chiamate anche «smart drug» o «droghe nascoste», tanti modi diversi per esprimere un pericolo in crescita e un mercato che rischia di superare quello delle sostanze tradizionali. Il dato è stato riferito a Palazzo Chigi in occasione della presentazione del nuovo piano nazionale contro queste sostanze che assieme a quelle «tradizionali», come l’eroina e la cocaina, hanno un prezzo per il paese, stimato in costi diretti e indiretti, di ben 24 miliardi l’anno. Le «smart drug» viaggiano su Internet: vengono pubblicizzate le offerte in modi subdoli, nascoste dietro offerte per la casa o il giardino. Gli ordinativi e i pagamenti avvengono on line, con credito elettronico e approfittando dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio. In Italia, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce ha rilevato anche circa 70 casi di intossicazione acuta che hanno avuto bisogno di cure intensive nei pronto soccorso, ma si tratta solo della punta dell’iceberg, in quanto la grande maggioranza dei casi non è neppure individuata. «Sono enormi e devastanti gli effetti delle nuove droghe sulla salute, in particolare dei giovani. È una priorità per il paese vigilare su quella degli adolescenti e dei giovani, affinchè possano avere un futuro senza pesi», ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin parlando della necessità di fare prevenzione fin dalla scuole primarie, di tenere alta la guardia ma anche di fare cultura. «La riduzione in Italia dei dati sul consumo dell’eroina non possono rassicurare», ha aggiunto il ministro. «L’Italia è prima in Europa nella lotta alle nuove droghe, dotandosi del piano appena varato», ha tirato le somme il veronese Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento per le Politiche Antidroga. Il nostro paese è al penultimo posto per i consumi, in una classifica che vede in testa l’Irlanda, la Polonia e l’Estonia. Il piano nazionale prevede fra l’altro la formazione del personale delle Asl, pronto soccorso ed ospedali, per mettere in grado gli operatori di riconoscere i casi di pazienti intossicati da queste sempre nuove sostanze. L’Italia ha aggiunto Serpelloni, può vantare tempi record per la registrazione delle nuove sostanze: 4-5 mesi contro i quasi 2 anni degli altri paesi europei.
(Articolo tratto dal sito www.larena.it )